15/05/2022 - 18:58
CEVA - Si è spento sabato sera nell’Ospedale di Mondovì, dov’era stato ricoverato in seguito ad un aggravamento delle condizioni di salute, Giovanni Scola. “Giò” Scola aveva 82 anni e, tra le altre cose, era stato l’anima e il cuore del Gruppo Micologico Cebano, a cui è rimasto legato sino all’ultimo, e della Mostra del Fungo di Ceva.
“Era nato nel ‘39, sua mamma era di Vicoforte e il papà di Castelbianco, in Liguria - ricorda la figlia Paola, giornalista del quotidiano “La Stampa” -. Abitavano in provincia di Alessandria. Quando, alpino, venne a Ceva nella Caserma Galliano conobbe mia mamma, Maria Teresa Gioannini che, maestra, come primo incarico ebbe quello di insegnare alle penne nere. Non si lasciarono più: si fidanzarono e si sposarono. E papà fece di Ceva la sua città”.
Cavaliere del Lavoro, Scola, che lavorava all’Olivetti, a Ceva ebbe numerosi incarichi: presidente del Distretto Scolastico n.67 del Cebano, consigliere ed assessore all’Urbanistica e Protezione civile del Comune di Ceva, molto attivo negli aiuti del dopo alluvione del ‘94.
Fu a lungo segretario della sezione cebana della DC, per anni fu inoltre nella società Ama Brenta Calcio Ceva e presidente del Circolo Borsi, nonché tra gli ideatori del rinomato Palio dei Rioni.
I funerali verranno celebrati martedì alle 16 in Duomo a Ceva, dove lunedì alle 18,45 verrà recitato il Rosario. Scola lascia la moglie Maria Teresa Gioannini, per anni maestra elementare, e le figlie Maria Grazia, Paola e Claudia con le rispettive famiglie.
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