07/04/2020 - 12:10
VILLANOVA MONDOVI’ - Martedì mattina Vito Albano si è arreso al coronavirus. Era il “maresciallo” per antonomasia di Villanova, nonostante da più di 30 anni l’unica divisa che portava fosse quella dei carabinieri in congedo. Protagonista sempre, anche alla casa di riposo “don Rossi”, dove per lunghi anni aveva assistito amorevolmente la moglie Maria, portata via dal coronavirus alcuni giorni fa all’ospedale di Saluzzo. Stessa sorte per il maresciallo: anch’egli ospite della casa di Riposo, è spirato nell’ospedale saluzzese. Da giovane aveva fatto il fabbro nel paese di Leverano in provincia di Lecce, dove era nato, poi la grande avventura nell’Arma: l’arruolamento a Bari ed i periodi trascorsi ad Alessandria, in Sardegna, a Firenze per giungere successivamente a Garessio e concludere la carriera a Villanova. Una memoria inossidabile per eventi lontani e una passione incontenibile per le poesie che componeva a getto continuo e recitava in ogni ricorrenza. Componente del consiglio direttivo del Centro anziani ed appassionato giocatore di scopa. «Ho voluto bene a Villanova e sono stato ricambiato» ci aveva detto alcuni anni fa al termine di un’intervista pubblicata sul nostro giornale. Ora più che mai il suo ricordo è vivo nel cuore dei villanovesi. Lascia i figli Piero, Carla e Mario.
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