CRONACA GIUDIZIARIA
15/01/2022 - 16:22
“Mi aveva chiesto di fingere di essere sua madre. Lui voleva che lei, da Pavia, venisse ospite a casa sua per ‘toglierla di mezzo’ perché non gli restituiva i soldi che le aveva prestato. Si erano conosciuti su Facebook e si sentivano da circa quattro mesi. Lui voleva rinchiuderla in cantina e farla morire di fame e freddo. La sera della vigilia l’abbiamo trascorsa tutti e tre insieme. Lui le ha detto che io ero la convivente e che voleva tenerci entrambe. A me ha proposto di andare a chiedere soldi in giro e a lei di prostituirsi in casa. Lui stesso si sarebbe occupato di portarle gli uomini”. Si è aperto con la testimonianza della ex convivente che lo ha denunciato per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale, il procedimento penale a carico del trentaduenne che, la notte di Natale del 2020, avrebbe picchiato sia lei, sia l’ospite giunta in Valle Pesio dalla Lombardia. L’uomo è imputato davanti al Collegio del Tribunale di Cuneo di minacce e lesioni aggravate nei confronti della donna giunta dalla Lombardia.
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