05/12/2024 - 14:54
Da trent’anni a questa parte sempre più la natura è entrata a far parte del quotidiano in una montagna di argomenti diversi, con un progressivo interesse per tante soluzioni naturali nel mondo del benessere e della salute. Il discorso è rimasto identico per l’universo sportivo, con un interesse sempre crescente per migliorare il benessere degli atleti professionisti senza dover per forza ricorrere alla farmacologia tradizionale.
Al giorno d’oggi composti come la creatina, i nitrati, la caffeina, il CBD o, più in generale, gli adattogeni derivanti da piante hanno ricevuto un grande quantitativo di attenzione e concentrazione da parte della comunità scientifica per i loro potenziali benefici. Dalle erbe che si aspirano attraverso l’uso di un vaporizzatore CBD alle più complesse misture di sostanze che invece si integrano all’interno della dieta, la natura ha pian piano fatto sempre più capolino all’interno del quotidiano di tattismi sportivi professionisti e non.
Tra tutti i composti quello probabilmente più conosciuto è la creatina. Questa, infatti, è estremamente studiata; è prodotta naturalmente (in piccole quantità) dal corpo umano, è presente naturalmente in alimenti come carne e pesce ed è anche sintetizzabile in maniera piuttosto semplice.
Quando immessa nell’organismo, la creativa aiuta a rigenerare l’adenosina trifosfato, ovvero quella che è la principale fonte di energia cellulare presente all’interno del corpo umano. Secondo studi del 2021 l’integrazione di creatina all’interno di una dieta può aiutare a migliorare le prestazioni del 15% di uno sportivo che esegue attività ad alta intensità.
Meno studiati ma comunque dalla sicurezza elevata sono i nitrati, composti che sono naturalmente presenti all’interno di alimenti molto comuni come gli spinaci o le barbabietole. Quando ingeriti dall’organismo, i nitrati altro non fanno che migliorare (e non di poco) l’efficienza del trasporto di ossigeno all’interno del corpo umano. In questa maniera uno sportivo può migliorare le sue prestazioni aerobiche in maniera percepibile, dilatando i vasi sanguigni e ottimizzando il flusso di sangue ai muscoli.
Una buona prestazione sportiva si compone di molteplici elementi e la dieta è uno di questi: un vero e proprio pilastro dal quale non è possibile staccarsi. Attraverso un nutrizione ben bilanciata, non solo è possibile avere accesso all’energia necessaria per la prestazione, ma è anche possibile migliorare il rateo di prevenzione degli infortuni e velocizzare i procedimenti di recupero muscolare.
Ad esempio inutile girarci attorno: i carboidrati sono fondamentali per le attività intense, in quanto fungono da vero e proprio carburante con il quale si muove il resto del corpo umano. Le proteine, invece, sono essenziali per permettere l’ingrandimento del muscolo attraverso i processi di riparazione muscolare! Queste ultime, secondo uno studio pubblicato dall’International Journal Of Sport Nutrition and Exercise Metabolism del 2019, vanno integrate con un rateo di 1.6 / 2.2 grammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno!
Non bastano, chiaramente, carboidrati e proteine ma è bisogno idratarsi correttamente. Minerali come magnesio e potassio, in tal senso, giocano un ruolo a dir poco cruciale nella contrazione muscolare e nell’equilibrio elettrolitico tanto che la disidratazione può ridurre le prestazioni fisiche fino al 20%. Integrare elettroliti, fortunatamente, è abbastanza facile anche con la semplice acqua di cocco, che si presenta come alternativa naturale alle bevande sportive di natura commerciale.
Fare sport non è “scattare”, bensì è più simile al fare una maratona. Questo significa che ignorare le fasi di recupero è uguale a rovinarsi la carriera anche sul lungo termine! Fortunatamente esistono tante tecniche naturali che offrono soluzioni efficaci senza dover ricorrere a farmaci o terapie invasive.
La crioterapia e, più in generale, la doccia fredda è un perfetto esempio di questo: diversi sono gli studi che hanno dimostrato come l’immersione in acqua fredda sia in grado di ridurre il dolore muscolare fino al 30%, in maniera paragonabile a quanto è possibile fare con l’esecuzione di particolari massaggi o con l’uso di strumenti come il Foam Roller.
Anche la mente è in grado di giocare la sua parte: le tecniche di mindfulness come meditazione o respirazione controllatahanno dimostrato di poter migliorare la concentrazione di un atleta, riducendone l’ansia da prestazione e riducendo, in generale, il cortisolo, ovvero l’ormone collegato allo stress. Niente male per qualcosa che è completamente gratuito e alla portata di chiunque!
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