CEVA
06/05/2023 - 20:23
Una storia che ha dell’incredibile arriva dal Canile Rifugio 281. Comincia tutto da una telefonata dei carabinieri al Canile Rifugio 281 e dalla richiesta di intervento per un cane vagante nel Comune di Ceva. Arrivate sul posto, le operatrici si sono trovate dinanzi ad una dolcissima Breton minuta e timida. In canile è stato letto il microchip a cui però era associato solo un nome e un recapito telefonico disattivato. Grazie alle ricerche del Comune è stato rintracciato il proprietario.
«Mi ha risposto una signora e quando le ho detto che avevamo recuperato il suo cane è rimasta senza parole - riferisce Angela Massimino, vicepresidente dell’associazione GEA -. Mi ha detto che l’avevano smarrita dieci anni prima in un bosco cebano e che da allora non ne avevano più avuto notizia».
Emozionate, le ragazze dell’associazione hanno chiesto ai proprietari di recarsi in canile per riconoscere l’animale, perché dieci anni sono tantissimi. La coppia era in cortile quando dal padiglione del canile è uscita, timorosa, la piccola Stella e la sua reazione è stata incredibile perché appena ha sentito la voce dei due signori si è come illuminata e ignorando tutte le volontarie si è buttata fra le braccia di chi aveva perso dieci anni prima. I signori commossi e increduli per tanta fedeltà sono rimasti senza parole e con gli occhi lucidi. Arrivata alla macchina Stella è salita in auto come se non fosse passato neanche un minuto, pronta a tornare a casa sua.
Se si trova un cane vagante, dunque, è indispensabile chiedere ad un veterinario o al canile di verificare la presenza del microchip perché, magari, quel cane non è abbandonato e da qualche parte c’è una famiglia che lo sta cercando.
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