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CEVA

Una panchina rossa sotto i portici del Comune

La 24esima inaugurata dalla FNP Cisl per dire basta alla violenza sulle donne

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panchina rossa ceva

20/11/2025 - 09:16

Una panchina rossa, la 24esima del progetto “Una panchina al mese perché un giorno solo non basta” della FNP Cisl Cuneo Coordinamento di genere verrà inaugurata martedì (25 novembre) a Ceva. “Un simbolo forte per proseguire la battaglia culturale che come Pensionati Cisl cuneesi abbiamo iniziato ormai oltre quattro anni fa (la prima panchina fu adottata il 14 settembre 2021 a Cuneo) - si legge nel post -. La violenza di genere non può lasciarci indifferenti. È una sfida da combattere insieme, uomini e donne, giovani ed anziani, nessuno escluso. Per costruire insieme un mondo in cui non ci sia più spazio per questo cancro sociale”. Appuntamento alle ore 10.30 in piazza Vittorio Emanuele 17.

Alla cerimonia, coordinata da Fiorenza Sismondi in rappresentanza della CISL, interverranno l'RLS di Ceva Mauro Cagno, il sindaco di Ceva Fabio Mottinelli, l'assessore alle Politiche sociali Cinzia Boffano, la dirigente scolastica Simona Dellepiane, la responsabile di Futuro Donna Anna Ardissono, la segretaria provinciale della CISL FNP Cuneo Adelaide Lamberti e il segretario regionale della CISL FNP Alessio Ferraris.

«La violenza sulle donne è una tragedia di proporzioni enormi. Dobbiamo parlarne, parlarne sempre, tenere sempre i riflettori accesi, un giorno all’anno non basta ma le ricorrenze sono importanti perché ci impongono di ricordare e di fermarci a riflettere, e questo vale anche per il 25 novembre, affermatosi come giorno di commemorazione nei nostri calendari - le parole del primo cittadino Fabio Mottinelli -. Tutti devono impegnarsi a debellare la piaga della violenza, ma io in questa occasione invito soprattutto gli uomini a soffermarsi a pensare, a cogliere i segnali di criticità in un altro uomo ed a prendere le distanze da chi diventa agente di violenza e di prevaricazione»

Nella foto, tratta dalla pagina Facebook Pensionati Cisl Cuneo, lo spettacolo andato in scena sabato al Marenco di Ceva

Così l’assessore alla Famiglia e Politiche giovanili, Laura Amerio: «Il male si abbatte all’interno dei nuclei familiari. Le dinamiche della violenza sono ormai note e ci parlano, prima ancora che di violenza di genere, di violenza domestica. Le donne diventano oggetto del desiderio e dell’idea di possesso da parte dell’uomo che amano, con cui condividono la vita e la quotidianità. In molti casi si tratta dei padri dei loro figli. Proprio in famiglia i più giovani apprendono i modelli comportamentali, l’idea di affettività e il concetto dei legami. È fondamentale riconoscere e prevenire i segnali di violenza per aiutare la vittima, o la potenziale vittima, ad allontanarsi dall’abusante. Solo così possiamo spezzare non solo le conseguenze immediate, ma anche quel circolo di violenza indiretta e assistita che rischia di ripercuotersi sui bambini e sui ragazzi».

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