FOSSANESE
11/03/2024 - 11:28
di f.trax
Uno dei palloncini lanciati “per ricordare i Ferrero non più tra noi” durante i “raduni internazionali dei Ferrero” ora sarà liberato in cielo in onore di Antonella Ferrero. La vulcanica presidente dell’associazione “Noi Ferrero nel mondo”, dopo lunga malattia, se n’è andata domenica a soli 59 anni. A ricordare la donna, in passato presidente della banda musicale di Bene Vagienna, l’attuale direttore del complesso Valerio Semprevivo: «Ci conoscevamo da cinquant’anni, ovvero da quando suonavi nella banda di Carrù che io frequentavo accompagnato dal compianto maestro Viotti. E di lì è nata un’amicizia che è durata tutta la vita e che avuto come comun denominatore la passione per la banda musicale che ci ha dato forza nei momenti difficili che abbiamo vissuto durante gli anni della nostra gioventù e che ci ha regalato dei bellissimi momenti insieme. In questi ultimi anni, così difficili per te, non hai mai perso il sorriso e hai combattuto con tutte le tue forze. Grazie per averci insegnato a lottare ed a non mollare mai». Benese di origine ma da tempo residente a Lequio Tanaro, la presidente dell’associazione “Noi Ferrero nel mondo” lascia il marito Alessandro Ravera. Significativo il fatto che abbia chiesto, al posto dei fiori, offerte in favore delle amate bande di Bene Vagienna, Carrù, Dogliani e Farigliano che il 5 luglio 2022, tornata dall’ospedale dopo un intervento chirurgico, si esibirono sotto casa sua. I funerali di Antonella Ferrero saranno celebrati martedì alle 14,30 nella chiesa di San Michele Arcangelo a Lequio Tanaro. Un pensiero nei confronti di questa donna benvoluta da tutti lo ha rivolto anche il senatore Giorgio Maria Bergesio: «Ci mancheranno il tuo sorriso, la tua forza d’animo, il donarti agli altri in un volontariato vero e puro. Ci hai lasciato troppo presto Antonella Ferrero, ma la strada da te aperta sarà un esempio da seguire per tutti noi! Condoglianze ad Alessandro Ravera, marito esemplare, e a tutte le persone che ti hanno voluto bene! Proteggici da lassù!».
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