11/06/2020 - 17:17
“Con l’elaborazione del Piano creiamo le condizioni per affrontare un’eventuale seconda ondata epidemica. La rete ospedaliera viene modulata sulla base di flessibilità e funzionalità. Aumentiamo i posti letto in terapia intensiva e semi-intensiva, il personale dedicato, ristrutturiamo e riorganizziamo i Pronto soccorso”. Così l’assessore regionale alla sanità Icardi ha spiegato il nuovo piano sanitario piemontese presentato in Giunta e sottoposto al Ministero della Salute per l’approvazione. Nella fase di elaborazione del Piano alcune Aree Omogenee hanno già individuato i futuri “Covid Hospital. L’area di Torino ha scelto gli ospedali “Amedeo di Savoia” e “San Lorenzo” di Carmagnola; l’Area “Piemonte Sud-Ovest” l’ospedale Civile di Saluzzo. Gli Ospedali Covid non potranno comunque garantire, in condizioni epidemiche importanti, un numero di posti letto sufficiente ad assistere tutti i pazienti con patologie covid correlate. E, in ogni caso, gli ospedali sede di DEA di I e II livello saranno chiamati a seguire i casi di maggiore complessità. Le Strutture private potranno essere coinvolte a vari livelli in base alla situazione epidemiologica e alla necessità del momento. Aumentano i posti letto in terapia intensiva, da 311 a 610, ai quali si aggiungono 16 posti letto di Day Hospital di norma dedicati a terapia antalgica, per un totale di 626 pl complessivi. I posti in terapia semi-intensiva dovrebbero salire dagli attuali 125 a 305, 153 dei quali potranno essere convertiti in posti letto di terapia intensiva. Il finanziamento statale per la Regione Piemonte è pari a 111.222.717 euro. 51,7 milioni per gli interventi in terapia intensiva, oltre 33 milioni per la terapia semi-intensiva, 24,7 milioni per gli interventi di emergenza-urgenza (DEA), 900.000 euro per l’acquisto dei mezzi per l’emergenza territoriale. Il programmato aumento di 299 posti letto di terapia intensiva determina il conseguente aumento del fabbisogno del personale a pieno regime: indicativamente 299 medici anestesisti, 897 collaboratori professionali sanitari – infermieri e 299 operatori socio sanitari. “Durante il periodo legato all’emergenza Covid sono state assunte oltre duemila persone nel comparto sanitario tra tecnici, infermieri, medici e specialisti” ha detto Icardi. “Al momento si tratta di contratti a tempo determinato, ma questo rappresenta uno degli obiettivi principali per aumentare in modo strutturale i posti di terapia intensiva, sub-intensiva e di cura negli ospedali piemontesi. Nostro compito è quello di elevare lo standard della risposta sanitaria portandolo allo stesso livello dei principali Paesi europei maggiormente pronti ad affrontare emergenze”.
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