Foto Adolfo Ranise, Click Art
06/10/2020 - 15:22
GARESSIO – «Non riapriremo i nostri negozi finché non ci sarà la firma dell’abbattimento del ponte Odasso. E bloccheremo gli eventuali lavori “di rattoppo”». Sono decisi i garessini che lunedì hanno organizzato un “flash mob” mettendosi in fila su ciò che rimane del manufatto accusato di essere, da tempo, una delle cause delle inondazioni in paese quando il Tanaro si gonfia. «Ci siamo schierati sul ponte per appoggiare la proposta del sindaco Ferruccio Fazio di abbattere immediatamente la struttura che è stata causa di tanta sofferenza per la popolazione garessina», spiegano.
Anche in questa alluvione, come nelle precedenti, l’antico ponte a tre arcate, con i massicci piloni centrali, ha fatto “diga”, causando l’allagamento e la devastazione della borgata del Ponte, dove negozi ed abitazioni sono stati ancora una volta invasi dal fango. Da tempo il sindaco ne chiede l’abbattimento e la ricostruzione. Fazio: «È la terza alluvione negli ultimi 26 anni per il nostro paese. Le istituzioni finalmente ci ascoltino: il ponte Odasso e quello sulla provinciale 582 che causa regolarmente l’allagamento dello stabilimento sottostante, devono essere demoliti e ricostruiti con criteri più adeguati». Un appello ribadito anche domenica al governatore del Piemonte Alberto Cirio.
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