16/10/2020 - 09:52
MONDOVÌ – Caso mense scolastiche risolto fino al 31 gennaio grazie all’intervento del Comune, ma inevitabile scontro tra rappresentanza dei sindacati ed amministrazione. La questione: a Mondovì manca chi fa assistenza ai ragazzi durante i pasti. Fino allo scorso anno scolastico garantita ed oggi ”da garantire” perchè gli insegnanti che fino a pochi mesi fa l’hanno fatot su base volontaria, oggi sono oberati da responsabilità moltiplicate. «In pratica – dice la Cgil scuola Sono stati delegati a fare i portinai rispetto alle uscite e le entrate scaglionate, si occupano delle regole, si sostituiscono ai sanitari mentre fanno anche gli insegnanti». Insomma non si può chiedere ulteriori compiti a una categoria che sta facendo di tutto per tenere aperta la scuola. Una soluzione al fatto che la Camst, tra l’altro, ha aumentato le rette (arrivata a 5,26 a pasto) causato dal “buco” dell’assistenza (mettendo operatori propri) di fatto va trovato. La soluzione temporanea dell’assessore Luca Robaldo che ha convocato a raffica incontri tra corpo docete, sindacati e ditta appaltatrice: copertura fino al 31 dicembre con 25 mila euro messi dal Comune e dal 1° gennaio l’ente interverrà tenendo conto delle fasce Isee.
«Sono soddisfatto del risultato che abbiamo raggiunto – dice Robaldo - e che ci permette di mantenere l'impegno che avevo assunto estate, vale a dire quello di gravare il meno possibile sulle famiglie: dal 19/10 il servizio mensa partirà per tutti gli interessati e l'assistenza sarà garantita e sostenuta dal Comune fino al 31 dicembre. Nel frattempo stiamo lavorando per fare altrettanto a partire dall'1 gennaio, utilizzando due fasce Isee per garantire il minor dispendio possibile alle famiglie».
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