26/11/2020 - 18:42
Una questioni di colori, di numeri, ma soprattutto di economia e salute. C’è attesa in Piemonte: con il report di venerdì del Ministero della Salute dovrebbe emergere con chiarezza il rallentamento del contagio da coronavirus. E per la prima volta, in base alle ordinanze del ministro Speranza attese tra sabato e domenica, alcune regioni dovrebbero migliorare la loro classificazione. Lombardia, Piemonte dovrebbero passare infatti dallo stadio rosso di massimo rischio assegnatogli per prime con il Dpcm del 3 novembre, ad arancione.
il Piemonte sarebbe sempre più vicino ai dati che consentirebbero un passaggio di colore e sono in miglioramento da due settimane. «Saremo arancioni tra l'1 e il 3 di dicembre» ha assicurato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. E ha aggiunto: «L'Rt quando andammo in zona rossa era 2.16 e nell'ultimo report di venerdì era di 1.1. Questo vuol dire che il 'contachilometri' del contagio ha rallentato e rallentato molto».
CHE COSA CAMBIA TRA ZONA ROSSA E ZONE ARANCIONE
Spostamenti
Il cambiamento più grande, se la regione dovesse 'diventare arancione', consiste nel venire meno del divieto di spostamento all'interno del proprio comune. In zona arancione è possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5. Anche nelle zone arancioni è invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Rimane consentito, analogamente a quanto accade nelle rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per "raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti". Tutti questi spostamenti - si legge nelle Faq del Ministero - dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario". È consentito anche se "fortemente sconsigliato" anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.
Negozi, ristoranti e centri commerciali
Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (ad esclusione delle mense e del catering) che possono continuare a effettuare esclusivamente servizi d'asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non più soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica e i centri commerciali (che però rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi).
Scuole
Non ci sarebbero cambiamenti per gli istituti superiori e professionali a meno che il governo non decida diversamente. Anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100. Rimangono aperte, ovviamente, scuole elementari e dell'infanzia. Per quanto riguarda le medie, le lezioni dovrebbero tornare a essere in presenza anche per gli allievi di seconda e terza.
Trasporti, sport e cultura
Invariata con la 'promozione' a zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l'ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, piscine e palestre.
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