14/12/2020 - 09:32
Il vertice (durato poco piò di un'ora) di governo, in nottata si è tenuto alla luce delle scene di assembramento soprattutto nelle grandi città che contrastano quanto ha deciso la Germania per la progressione della pandemia. È il pericolo della terza ondata, facendo riferimento alle misure adottate dalla Merkel. Da mercoledì in Germania si dovranno chiudere tutti i negozi - con esclusione di alimentari e drogherie - e saranno vietati gli assembramenti all’aperto, inoltre niente obbligo di presenza a scuola. Per scongiurare una nuova impennata di contagiati e di morti l’esecutivo italiano è orientato ad una nuova stretta a Natale.
LE MISURE POSSIBILI
La politica si confronta e in attesa che il confronto sia produttivo con il Cts e con il ministro dell’Interno Lamorgese, l’orientamento è di applicare le misure previste nelle zone rosse e arancioni anche per le regioni gialle nei giorni festivi. Possibili quindi dieci giorni di chiusure dei negozi, anche se l’ala meno ‘rigorista’ dell’esecutivo spinge, per esempio, sulla necessità di tenere aperti i ristoranti a pranzo.
GLI SPOSTAMENTI: CONCESSI PER I PICCOLI COMUNI?
Il ‘modello Merkel’ nei giorni critici verrà valutato dopo il report dei tecnici ma è obbligatorio – scandisce un ministro – evitare la terza ondata. Per quanto riguarda lo stop agli spostamenti nei giorni super-festivi si è deciso comunque di concedere una deroga per i comuni con 5mila abitanti entro un raggio di 30 km.
Martedì mattina la maggioranza presenterà una mozione prima della capigruppo al Senato. "Ho l'impressione che potrebbe arrivare qualche restrizione nel nostro Paese perché i contagi stanno tornando un po' a risalire", ha sottolineato il governatore dell'Emilia Romagna, Bonaccini, che si è confrontato con i membri dell’esecutivo. Possibile comunque un nuovo confronto tra l'esecutivo e i governatori nei prossimi giorni.
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