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26/12/2020 - 20:10
BASTIA MONDOVÌ – L’ha trovato il cane di un residente in un campo incolto, a circa 50 metri dal corso del fiume Tanaro. Il cadavere era semicoperto dai tronchi di legno, tra fango e detriti, probabilmente, trascinati dalla corrente durante l’ultima alluvione di inizio ottobre. È accaduto intorno alle 17 di sabato. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco di Dogliani, poi quelli di Cuneo, i carabinieri dalla Compagnia di Mondovì e della stazione di Frabosa. Il terreno, in località Alma è di proprietà di una famiglia della Langa albese. Una delle ipotesi è che si tratti una delle povere salme trascinate dalla furia dal Tanaro dal cimitero di Trappa, in Alta Valle Tanaro, durante i giorni della piena del fiume circa tre mesi fa (ne furono ritrovate 58). Il cadavere si presenta, in pratica, quasi mummificato e farebbe, quindi, pensare ad un periodo piuttosto lungo immerso nell'acqua e nel fango. Il pm di turno, Hoffman, della Procura di Cuneo, ha disposto il trasporto del cadavere all’obitorio, l’autopsia e l’esame del dna. Sul posto anche il sindaco di Bastia Mondovì Paolo Crosetti: «Attendo notizie anch'io: non sono state segnalate scomparse di persone negli ultimi tempi nel nostro paese. Tutte le ipotesi sono aperte, è possibile che si tratti di una povera salma del cimitero di Trappa, ma lo potranno solo stabilire gli inquirenti».
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