MENU

#IoApro, la protesta simbolica degli esercizi del Monregalese

Le parole di Silvio Bessone e dei fratelli Mazzone della pizzeria “Ai Gandolfi”

CONDIVI QUESTA NOTIZIA:
#IoApro, la protesta simbolica degli esercizi del Monregalese

15/01/2021 - 21:06

di m.ber

Avevano annunciato la loro adesione al movimento di protesta “IoApro1501”. E hanno mantenuto la parola. Silvio Bessone, della Cioccolocanda al Santuario di Vicoforte, e i fratelli Francesco e Fabio Mazzone della pizzeria “Ai Gandolfi” a Monastero Vasco, hanno simbolicamente tenuto accese le luci e aperti i locali oltre l’orario di chiusura prescritto. Senza, tuttavia, accogliere clienti ed essere sanzionati.

Ai Gandolfi titolari e dipendenti erano regolarmente al loro posto, pronti a garantire il servizio di asporto: durante la nostra visita il telefono ha squillato diverse volte. Anche per chiedere informazioni sulla possibilità di prenotare un tavolo. «Inutile rischiare – ha spiegato uno dei titolari -, saremmo passibili di sanzione sia noi che voi clienti: avrebbe avuto senso se avessimo avuto la sala piena, per dare un segnale forte, ma così no». Una cosa ci tengono a dirla: «Questo è il sesto mese di chiusura forzata che dobbiamo affrontare nell’ultimo anno, non sappiamo più come mantenere i nostri figli. Chiediamo almeno di avere una prospettiva, ha avuto molto più senso il lockdown generalizzato per superare la prima ondata, ora invece il nostro settore è discriminato. Siamo qui a protestare per tutta la categoria, anche per chi ci ha deriso e additato come irresponsabili, associazioni che dovrebbero difenderci in primis».

Alla Cioccolocanda, invece, c’è una famiglia di sei persone che è ospitata nella struttura alberghiera e prova il menù fisso a base di cioccolato dopo l’esperienza del gusto: tutti i nominativi sono regolarmente registrati e trasmessi in Prefettura. Silvio Bessone ci accoglie emozionato: «Sapete, che tornare in cucina è stata un’emozione – dice con le lacrime agli occhi -, non credevo che sarei arrivato a 55 anni di commuovermi per queste cose ma non succedeva dal 1° novembre. Non siamo degli irresponsabili, apriamo in sicurezza rispettando tutte le misure previste. Lo facciamo per dare un segnale forte, le decisioni del Governo sono sbagliate: da lunedì si potrà mangiare su una nave da crociera, già adesso è possibile farlo nelle mense dei grossi stabilimenti industriali. E invece viene impedito a noi, che osserviamo scrupolosamente tutte le misure di sicurezza. L’aumento dei contagi di questi giorni è da ricondurre agli incontri famigliari durante le festività, non certo ai ristoranti o al turismo».

Mentre andiamo via, arriva una pattuglia dei carabinieri per un normale controllo: Bessone esibisce tutti i documenti e le autorizzazioni, non ci sono clienti non autorizzati ai tavoli e dunque non scatta alcuna sanzione.

 

   

Ulteriori informazioni sull'edizione cartacea

Edicola digitale

Sfoglia

Abbonati

LE ALTRE NOTIZIE

Powered by Gmde srl