La riunione, in Regione, per l'aggiornamento dell'andamento covid in Piemonte di venerdì
22/01/2021 - 15:30
«L'Rt scenda 1.14 a 1.04». Lo ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione al termine della riunione per l'analisi del report del Ministero illustrato intorno alle 14 alla giunta regionale. Il riferimento è all'indice "erre con t" che dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media e in un certo periodo di tempo in relazione, però, all’efficacia delle misure restrittive, Calano anche i focolai e l'incidenza. Stabile, in Piemonte, al 27% l’occupazione delle terapie intensive. Cala dal 46% al 43% l’occupazione delle terapie ordinare. «I sacrifici dei piemontesi stanno dando i loro frutti, ma continuiamo con attenzione e prudenza massima», ha concluso Cirio.
IN ITALIA, ISS: L'INDICE RT SCENDE A 0,97 DOPO 5 SETTIMANE DI CRESCITA
"Nel periodo 30 dicembre 2020 - 12 gennaio 2021, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita". Lo si legge nella bozza di monitoraggio Istituto superiore di sanità-ministero della salute.
Si osserva una "diminuzione del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 ma in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali rimane alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA".
Complessivamente, sono quattro le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio alto (vs 11 la settimana precedente); 11 con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e sei con rischio basso. Due Regioni/PPAA (Sicilia e Puglia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo uno.
Sono 12 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (stesso numero della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale, invece, è sceso sotto la soglia critica (30%).
L'epidemia resta in una fase delicata, si legge nella bozza del monitoraggio, ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. Tale tendenza a livello nazionale sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive.
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