30/01/2021 - 17:29
di Carlotta Braghin
Un regolamento di conti studiato a tavolino e messo in atto contro l’azienda per la quale lavoravano. P. M. e G. P., entrambi residenti a Mondovì, sono stati condannati dal tribunale di Cuneo.
I FATTI
Dopo il licenziamento P. M., accompagnato dal complice, ha dato fuoco a due furgoni di una società cooperativa sociale per cui lavorava, la Proteo scs che si occupa della raccolta rifiuti a Mondovì ed in altri Comuni della zona. A costituirsi parte civile, il legale rappresentante della società, difeso dall’avvocato Marco Ivaldi, che ha richiesto il risarcimento poiché non ha avuto la possibilità di rimediare ai danni provocati.
Davanti al giudice sono comparsi in rito abbreviato per danneggiamento seguito da incendio. L’episodio si è verificato a Mondovì il 24 ottobre 2019. Nella confessione P. M. aveva raccontato di essere stato licenziato dalla Proteo per la quale lavorava da 10 mesi. Quel giorno, dopo aver ricevuto la notizia del mancato rinnovo del contratto, andò via con il collega G. P. Dopo aver comprato pizze e birra, i due sono tornati davanti al cancello dell’azienda e qui P. M. ha tentato di appiccare il fuoco, ma il tentativo è fallito. Così, insieme all’amico, si sono diretti ad un distributore vicino ed hanno acquistato 5 euro di benzina versandoli in una tanica. Tornati nei pressi dell’azienda, nella zona industriale di Mondovì, P. M. ha dato fuoco ai due furgoni mentre G. P. è rimasto a bordo della sua auto.
LA DECISIONE DEL GIUDICE
Il giudice Marco Toscano ha condannato P. M. a 6 mesi di reclusione e G. P. a 2 mesi e 20 giorni, concessa la libertà controllata per 10 mesi e pena sospesa. Inoltre, c’è stata la condanna al risarcimento con una somma provvisionale 15000.
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