06/02/2021 - 16:35
Ristoranti aperti o chiusi? Il Comitato tecnico scientifico smentisce la notizia, circolata nelle scorse ore, che avrebbe concesso il via libera all’apertura dei ristoranti a partire dal 5 marzo, con tanto di dichiarazioni da parte delle associazioni di categorie. In pratica una doccia fredda sui ristoratori. “Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio”. E’ quanto ha risposto il Comitato tecnico scientifico alla richiesta arrivata dal ministero dello Sviluppo economico sulla ‘riapertura di pubblici esercizi’. “Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio”, sottolineano gli esperti nel parere, “si rimanda alle valutazioni del decisore politico”. In ogni caso, sempre relativamente ai rischi, “andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo” tra ristoranti e bar.
Nessuna autorizzazione, quindi, ad aprire al pubblico a cena nelle zone gialle e solo a pranzo in quelle arancioni, così come aveva richiesto il Ministero dello Sviluppo Economico. Secondo i membri del Comitato, stando a quanto è emerso dal verbale della riunione del 26 gennaio scorso, sarebbe necessario implementare le misure di sicurezza in base alle caratteristiche strutturali dei locali e alle tipologie di servizi offerti. La decisione finale, che spetta comunque alla politica e non al Comitato, potrebbe arrivare con l’avvicinarsi dello scadere dell’attuale Dpcm ed è presumibile pensare che tutto dipenderà dall’andamento dei contagi. La riapertura delle attività di ristorazione sarebbe stata richiesta non solo dalle diverse associazioni di categoria, ma sostenuta anche da alcuni presidenti delle Regioni.
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