MENU

Covid, Piemonte: 13.000 dosi in meno di AstraZeneca
L’assessore Icardi: «La vaccinazione prosegue»

CONDIVI QUESTA NOTIZIA:
Covid, Piemonte: 13.000 dosi in meno di AstraZenecaL’assessore Icardi: «La vaccinazione prosegue»

L'assessore Icardi, al centro, all'ospedale di Mondovì

24/02/2021 - 20:07

Mercoledì si è svolta all’Unità di Crisi una riunione di aggiornamento e potenziamento del piano vaccinale. 

«L’annuncio del taglio delle consegne del vaccino AstraZeneca per il Piemonte ammonta a 13.000 dosi per il mese di marzo – precisa il commissario dell’Area Giuridico Amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte Antonio Rinaudo -. Da quanto ci è stato comunicato dovrebbero arrivare 151.700 dosi invece delle 164.700 precedentemente annunciate. Come noto, si sta utilizzando questa tipologia di vaccino per l’immunizzazione del personale scolastico, universitario e della formazione professionale, delle forze dell’ordine e delle forze armate, la cui platea verrà ora implementata alla luce del via libera dell’Aifa sulla possibilità di somministrarlo fino a 65 anni, anziché 55».

«I primi di marzo – sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi - partiremo con la vaccinazione delle persone disabili a cominciare dai circa 6.000 ospiti delle strutture residenziali e semiresidenziali ai quali verranno somministrati i vaccini Pfizer e Moderna. Inoltre, nell’arco di una settimana potenzieremo il sistema aumentando il numero dei centri vaccinali in tutto il Piemonte, che saranno attivati anche all’interno delle strutture ospedaliere. Queste ultime, infatti, hanno praticamente quasi ultimato la campagna di immunizzazione del personale sanitario e potranno adesso dare supporto a quella del personale docente e non docente e delle forze dell’ordine. In particolare, all’interno degli ospedali, con percorsi dedicati e in sicurezza, vaccineremo i cittadini più giovani, mentre, per maggiore precauzione, per gli over 80 continueranno ad essere privilegiati i centri vaccinali extra ospedalieri. Infine, stiamo già   lavorando all’organizzazione della Fase 4, la più ampia della campagna, coinvolgendo in prima linea i 3.200 medici di famiglia piemontesi in un sistema analogo a quello, già rodato, della vaccinazione antinfluenzale. Ovviamente è fondamentale poter contare sugli approvvigionamenti per capire quando questa fase potrà prendere il via».

Ulteriori informazioni sull'edizione cartacea

Edicola digitale

Sfoglia

Abbonati

LE ALTRE NOTIZIE

Powered by Gmde srl