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Nuova legge sul gioco d'azzardo approvata dal consiglio regionale: ridotto il distanziometro. Tutte le novità

Granda in Azione: «Un grave e grande passo indietro per la ludopatia»

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Nuova legge sul gioco d'azzardo approvata dal consiglio regionale: ridotto il distanziometro. Tutte le novità

09/07/2021 - 14:48

La  legge regionale per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico è realtà, con l'approvazione avvenuta oggi in consiglio regionale. “Quella che abbiamo approvato - afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca - è una legge moderna che vuole fotografare il pericolo delle ludopatie in modo preciso e serio. La Regione, grazie a questo percorso che ha deciso di intraprendere, si doterà di strumenti di monitoraggio che potranno vigilare costantemente sul gioco patologico, su quello online e sul percorso di formazione che giovani e lavoratori del settore potranno iniziare grazie ai fondi stanziati contro la ludopatia. Oltre a questo, era anche nostra intenzione tutelare i posti di lavoro del comparto del gioco legale.

CHE COSA PREVEDE

La Legge prevede, tra gli altri aspetti, la promozione della conoscenza, l'informazione, la formazione e l'aggiornamento degli esercenti, dei lavoratori dipendenti delle sale da gioco, sale scommesse e punti per il gioco con vincita in denaro, degli operatori di polizia locale e delle altre forze dell’ordine coinvolte, degli operatori sociali, sociosanitari e sanitari,

Tramite le ASL, un decalogo di azioni sul gioco sicuro e responsabile e i contenuti di un test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza da gioco patologico d’azzardo. Il materiale fornito è esposto in luogo visibile e accessibile al pubblico.
La Regione vieta gli spazi pubblicitari relativi al gioco lecito sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale per favorire l'adozione di un codice di autoregolamentazione.
E' vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all'apertura o all'esercizio di sale da gioco e sale scommesse . E' altresì vietata, all'esterno dei locali che ospitano sale da gioco, sale scommesse, ricevitorie, agenzie ippiche e qualunque altro genere di attività che offre giochi con vincite in denaro, comunque denominati, qualunque forma di esposizione di cartelli, manoscritti e proiezioni video che pubblicizzano la possibilità di vincita ovvero vincite, di qualunque importo, appena accadute o risalenti nel tempo.

Il Movimento5Stelle parla di "Giorno nero per il Piemotne e che "visti gli evidenti profili anticostituzionali della nuova norma, confidiamo in uno stop da parte della magistratura".

Granda in Azione: «La vecchia legge abrogata aveva dato ottimi risultati»

Granda in Azione, coordinamento provinciale del partito guidato a livello nazionale da Carlo Calenda, aveva espresso la propria preoccupazione per l’intenzione della maggioranza che governa la Regione, ed in particolar modo della Lega, di voler abrogare “una legge che ha fatto registrare ottimi risultati nei suoi anni di vigenza: numerose ricerche scientifiche infine, elaborate da Cnr e l’Ires, hanno dimostrato l’efficacia dell’applicazione della stessa normativa, rivelando che nel triennio 2017- 2019 il numero di persone che si sono ammalate di gioco d’azzardo patologico ha registrato un calo del 20%”.
«Quella che era solo un’intenzione è divenuta realtà – spiega in un comunicato -, con il risultato che la nostra regione ha una nuova legge meno rigida rispetto al contrasto al gioco d’azzardo ed alla ludopatia: nei comuni sopra i 5.000 abitanti si ha la riduzione della distanza obbligatoria, da 500 a 400 metri, tra le sale slot e scommesse rispetto a luoghi sensibili come ospedali, compro oro, scuole, bancomat, ed inoltre la nuova legge cancella la retroattività della precedente norma, conseguendone che dovranno attenersi alle regole solo i nuovi esercizi, mentre le attività che avevano rimosso gli apparecchi dopo l’entrata in vigore della norma del 2016 potranno rivolgere istanza di reinstallazione, anche se sono intervenuti cambi di titolarità, senza che ciò sia equiparato a nuova installazione, purché non si superi il tetto massimo esistente a maggio di 5 anni fa.
Inoltre, se le fasce orarie sono tassative (sale gioco e sale scommesse dovranno interrompere le attività dalle 2 alle 10, gli spazi gioco per dieci ore giornaliere complessive, di cui otto ore consecutive nella fascia dalle 24 alle 8 e due ore nella fascia di uscita dalle scuole dalle 13 alle 15), soltanto i gestori potranno decidere se chiudere prima, mentre è stata abolita la facoltà dei Sindaci di intervenire a riguardo, com’era invece previsto nella normativa precedentemente in vigore.
Per tali motivi, Granda in Azione esprime il suo disappunto per l’approvazione della c.d. “legge Leone”, che rischia di sacrificare i buoni risultati raggiunti negli scorsi anni grazie ad un testo che, giova ribadirlo, fu votato da tutte le forze politiche in Consiglio Regionale, proprio per via della prevedibilità della bontà dell’impianto normativo oggi abrogato».
Alberto Ribezzo, coordinatore del gruppo di Mondovì in Azione, commenta: «Quello in discorso è un tema su cui Azione si è esposta dal principio. Una norma che ha dato ottimi risultati nel contrasto alla ludopatia ha visto il Consiglio Regionale fare un grande, e grave, passo indietro tornando, di fatto, alla situazione ante 2016. In un momento di difficoltà economica come quello attuale riteniamo dannoso e pericoloso che si torni ad avere le slot anche nelle tabaccherie: le forze politiche che hanno proposto, promosso ed ottenuto questo nuovo testo normativo si prenderanno la responsabilità dei questa scelta di fronte, purtroppo, alle tante famiglie che si ritroveranno a fare i conti con questa grave patologia»

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