Il prefetto Gabrielli durante la visita all'ex Distaccamento di Polizia di Ceva
04/08/2021 - 11:00
Prima il protocollo d'intesa firmato da Comune, Questura e prefetto Gabrielli, allora capo della Polizia, alla presenza del ministro monregalese Dadone per scongiurare la chiusura del presidio di Ceva. Ora la formalizzazione dell’operazione: la concessione alla Questura di Cuneo di parte dei locali dell’edificio di proprietà comunale, ex sede del Distaccamento di Polizia Stradale e ora adibito al servizio di “Posto Avanzato per le attività di Polizia Amministrativa”. Martedì la pratica è stata portata a termine, oggi (mercoledì) il questore assegnerà uomini (oggi il Posto Avanzato dispone di sei unità) ed incarichi in modo formale. La spesa per le utenze toccheranno al Comune in modo temporaneo, fino al mese di ottobre incluso, in attesa che venga perfezionata la concessione dei prospettati contributi correnti da parte della Regione a sostegno del mantenimento del servizio.
Il commento del ministro Fabiana Dadone: «Sono soddisfatta del mantenimento di un presidio di Polizia a Ceva. È stato un percorso lungo ma oggi diventa realtà quanto scritto nel protocollo d'intesa firmato in mia presenza tra gli Enti locali e l'allora capo della polizia Gabrielli. L'ufficio distaccato della questura rappresenta un importante presidio sul territorio e garantisce l'accesso diretto ai cittadini di tanti servizi. Lo Stato deve continuare a far sentire la propria vicinanza anche così, tramite il mantenimento di uffici di prossimità».
Nell'Ufficio avanzato saranno 6 gli agenti impiegati; offriranno servizi amministrativi, come ad esempio il disbrigo delle pratiche di rilascio passaporti e porto d'armi, ma si occuperanno anche di controllare la viabilità e, in generale, di presidiare il territorio di competenza.
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