Referendum per legalizzare l'eutanasia: ora si firma anche on line

Oltre 12.475 volontari, 2.713 autenticatori, di cui 1.611 avvocati e 155 studi legali a disposizione per raccogliere le firme. Sono più di 400mila le firme raccolte ad oggi, ne mancano 100mila. Questi alcuni dei numeri nazionali del Referendum per legalizzare l’eutanasia in Italia. Il Piemonte un mese fa era seconda per numero di consensi raccolti. C’è tempo fino al trenta settembre per firmare. E da ieri è possibile farlo anche online. Una svolta storica, approvata nei giorni scorsi dalle commissioni Affari costituzionali e Ambiente, che riguarda tutte le leggi ed i referendum di iniziativa popolare. Per firma basta accedere alla piattaforma https://raccoltafirme.cloud/app/ tramite identità digitale (Spid) e carta d’identità elettronica.

“Il referendum vuole abrogare parzialmente la norma penale che impedisce l’introduzione dell’Eutanasia legale in Italia – spiegano i promotori sul sito ufficiale -. L’omicidio del consenziente, infatti, non è altro che un reato speciale (rispetto a quello di portata generale di cui all’art. 575 cp sull’omicidio) inserito nell’ordinamento per punire l’eutanasia. Se passa il referendum l’eutanasia attiva sarà consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico, e in presenza dei requisiti introdotti dalla Sentenza della Consulta sul “Caso Cappato”, ma rimarrà punita se il fatto è commesso contro una persona incapace o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di diciotto anni. Per quanto riguarda, invece, condotte realizzate al di fuori delle forme previste dall’ordinamento sarà applicabile il reato di omicidio doloso (art. 575 cp)”.