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Crac dell’ex pastificio Monte Regale: la Procura chiede e ottiene l’assoluzione degli imputati 

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Crac dell’ex pastificio Monte Regale: la Procura chiede e ottiene l’assoluzione degli imputati 

24/09/2021 - 08:59

di Carlotta Braghin 

Si è chiuso, al tribunale di Cuneo, in composizione collegiale, il processo per bancarotta fraudolenta contro gli ex vertici del pastificio Monte Regale srl di Mondovì, dichiarato fallito nel 2012. I 6 imputati sono stati assolti, prima rinviati a giudizio con l'accusa di "aver assunto alcune decisioni commerciali colpevolmente errate e aver attuato alcune distrazioni all’origine del crac dell’azienda" che dava lavoro ad un centinaio di dipendenti. Un’istruttoria durata anni il cui esito ha stralciato le posizioni processuali, a vario titolo di reato, di ognuno di loro. La Procura, nell'udienza di giovedì (23 settembre), ha chiesto l’assoluzione per i marchigiani Giuseppe e Roberto Andreani, ex componenti del consiglio di amministrazione del pastificio, erano accusati di bancarotta fraudolenta documentale; Saverio Farina e Massimo Colucci, ex membri del collegio sindacale, perché non avrebbero vigilato sulla corretta gestione della societá e Renzo Maggiora, titolare della “S.M.A. srl”, fornitore e socio della Monte Regale per concorso in bancarotta preferenziale e Pier Carlo Rosso. Quest'ultimo era il professionista Aattestatore del piano nella procedura di Concordato Preventivo. Per lui il reato è risultato prescritto. Non solo: il Collegio, malgrado la già maturata prescrizione, entrando nel merito dell’imputazione e come richiesto dalla difesa, ha dichiarato che i fatti contestati a Rosso non sussistono.

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