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Villanova Mondovì: figlia e genero assolti dall’accusa di maltrattamenti nei confronti di un’anziana. Vicenda giudiziaria durata quattro anni

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Villanova Mondovì: figlia e genero assolti dall’accusa di maltrattamenti nei confronti di un’anziana

22/10/2021 - 16:20

Dopo quattro anni di vicenda giudiziaria, R.G. ed il coniuge S.R. di Villanova Mondovì, difesi dall’avvocato Gabriella Turco di Mondovì, sono stati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste” dal tribunale di Cuneo (giudice Sandro Cavallo). L’accusa era grave: maltrattamento in concorso in danno dell’anziana madre di R.G., costituitasi parte civile. Di analoghi episodi gli imputati erano già stati accusati nel 2017 ma il gip del Tribunale di Cuneo ne aveva archiviato la posizione su istanza del pubblico ministero.

Il procedimento, tuttavia, è stato riaperto nel giugno 2018. Allora intervennero i carabinieri di Villanova Mondovì a seguito di un presunto abbandono della madre da parte della figlia R.G., su segnalazione dell’altra sorella che presentava in quella sede e con la madre una seconda denuncia. Da qui, nuove indagini ed il ricovero dell’anziana in una casa di riposo, con successiva nomina di un amministratore di sostegno.

Nel corso del dibattimento Sono stati sentiti molti testimoni dell’accusa e della difesa. A maggio 2018 l’anziana madre, con l’assistenza dell’amministratore di sostegno, aveva confermato,, per quanto possibile e viste le comprensibili difficoltà di memoria i maltrattamenti. Tra i vari episodi, la sorella di R.G (anche lei ha sporto denuncia) aveva riferito episodi raccontati dall’anziana madre. Tra questi il riferimento al fatto che a volte sorella ed il cognato la “chiudevano in casa senza più farla uscire e la afferravano per i capelli”. Analogamente una vicina di casa dichiarava di aver visto “la signora chiusa per ore fuori casa dalla figlia che doveva andare a lavorare e di averla vista fare i bisogni davanti al garage”.

Episodi tutti smentiti dai numerosi testimoni della difesa che, al contrario, frequentando la casa dell’anziana signora, l’avevano sempre vista in ottime condizioni ed amorevolmente assistita sia dalla figlia sia dal genero.

R.G. e S.R al termine dell’udienza di venerdì mattina si sono dichiarati soddisfatti benché profondamente amareggiati, sia per l’infondatezza delle accuse subite, sia per il clamore mediatico che la loro vicenda ha comportato. Sia, infine, per l’indubbia ed irreversibile rottura dei rapporti famigliari più cari, compromessi dalla vicenda al punto da determinare il ricovero dell’anziana madre presso una struttura a causa degli episodi denunciati.

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