Nella foto, il tribunale di Cuneo dove si è svolta l'udienza
26/12/2021 - 13:48
Si è chiuso con una sentenza di condanna per ricettazione a 5 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 200 euro di multa, pena sospesa, il procedimento penale a carico di A. B., operaio originario del Kossovo imputato al tribunale di Cuneo. Classe ’92, era stato citato a giudizio dal suo committente, un abitante di Mondovì, per un furto avvenuto nel settembre 2018 nella nuova abitazione dell’uomo. Secondo l’accusa, l’imputato si era impossessato di un telefono cellulare Samsung S7 e di due chiavette USB, sottraendole dall’appartamento del monregalese, approfittando di del fato si avere libero accesso alla casa ed ai beni, in quanto dipendente dell’impresa che vi eseguiva lavori di ristrutturazione. Il reato contestato è aggravato dall’abuso di prestazione d’opera. “Per agevolare l’attività degli operai lasciavo aperta la porta balcone, in modo che loro potessero entrare liberamente. Quando sono terminati i lavori di ristrutturazione, nel novembre 2018, mi sono accorto che mancavano alcuni oggetti. Il cellulare era dentro ad un cassetto di un armadio. Una volta restituitomi, aveva tutto lo schermo rotto” aveva dichiarato la persona offesa. La difesa ha richiesto al giudice, in subordine all’assoluzione, di derubricare il furto in ricettazione di lieve entità, in quanto altri colleghi di A. B. avevano libero accesso all’abitazione: “Nulla ci dice che non siano stati loro a prenderlo e a darlo in un secondo tempo all’imputato” ha sostenuto il legale.
Il giudice, accolta la richiesta di riqualifica, ha derubricato la fattispecie di reato in furto a ricettazione.
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