08/03/2022 - 10:28
Otto marzo, festa della donna, la dedichiamo a Galya, ucraina, preoccupata per la sorte dei suoi nipoti.
LA STORIA. La signora Galya è una perfetta sconosciuta per “Provincia granda”. Potere, a volte, dei social, quelli che servono davvero. Non si sa come, ma un post di Facebook pubblicato dal nostro giornale è letto da questa nonna che vive e lavora a Segrate. Ci manda un messaggio drammatico: “Buongiorno, ho bisogno auto. I miei nipoti, di 20 e 14 anni, sono andati in treno dalla città di Kharkov alla città di Lvov. Arriverà un treno, ma non so a che ore e quando. Dopo proveranno a prendere il treno per la Polonia. Se ci sono posti per loro, potreste andarli a prendere? Grazie”. Il messaggio è sotto il post che descrive, per la prima volta, l’iniziativa “Una goccia nel mare” che fa capo a sei monregalesi. Martedì 8 marzo partono con tre mezzi. Segnaliamo il suo contatto a Davide Mazzucchi, uno dei viaggiatori e nel giro di un quarto d’ora è tutto organizzato: la spedizione monregalese tenterà di prendere i due ragazzi e li porteranno a Segrate. Seguiremo. Gayla ha appena ringraziato e dice che sta piangendo.
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