i NOSTRI APPROFONDIMENTI QUESTA SETTIMANA
09/03/2022 - 10:41
La risposta migliore per chi è fisicamente lontano dalla guerra, ma vicino con il cuore è rappresentata dalla solidarietà. Il Cuneese ed il Monregalese stanno rispondendo in modo commovente. Gente generosa che conosce le sofferenze. Delle alluvioni, del covid, delle famiglie in difficoltà. Così entra in sintonia con il popolo ucraino e sviluppa raccolte che hanno l’immagine di centinaia di beni necessari in tempo di guerra. La Caritas di Mondovì: «Potremmo già accogliere 15-20 rifugiati, ma il percorso è in continua evoluzione - spiegano dagli uffici -. Due famiglie monregalesi vorrebbero pagare affitto e bollette, una giovane mediatrice culturale si è offerta di accompagnare profughi e aiutarli con le traduzioni». E partono i volontari verso il confine ucraino. Con i furgoni carichi: all’andata hanno a bordo materiale di tutti i tipi, al ritorno riempiranno i posti con “materiale umano”, i profughi dell’Ucraina. I tredici giorni di guerra hanno portato, però, anche ad “un’economia di guerra”. Lo testimoniano le voci degli imprenditori che fanno i conti con la chiusura dei mercati dell’est e con l’aumento impazzito delle materie prime e dei prodotti. Lo dicono anche gli esperti del Politecnico intervistati sulla crisi energetica. Raccontiamo tutto questo nelle pagine interne, essendo “toccati” anche come giornale: una nonna ci ha chiesto aiuto sui social e, se tutto andrà bene, riusciremo a farle riabbracciare i nipoti di 14 e 20 anni.
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