25/09/2022 - 19:47
Se ci sono code e qualche lentezza nei seggi, non è colpa dell’affluenza, bensì del tagliando antifrode sulle schede. È questa la spiegazione che si sta dando a qualche coda registrata nei seggi elettorali a Mondovì, ma anche in giro per l’Italia. La responsabilità sarebbe del tagliando antifrode, il meccanismo introdotto con il Rosatellum per scongiurare il rischio di distorsioni nelle operazioni elettorali
CHE COS’È
Sulle schede elettorali è apposto un tagliando perforato, rettangolare e rimovibile. Ogni seggio elettorale ha in dotazione dei bollini con codice progressivo e alfanumerico. I bollini devono essere posizionati dal presidente di seggio o dagli scrutatori nello spazio apposito che si trova nella parte inferiore del tagliando antifrode.
COME FUNZIONA
Quando viene consegnata la scheda, il personale di seggio deve quindi sapere quale codice corrisponde alle generalità identificative dell’elettore. Per questo il codice viene copiato di fianco al nome dell’elettore Chi ha votato deve riconsegnare le schede al presidente di seggio, che a questo punto deve controllare se il codice alfanumerico sul tagliando è lo stesso segnato insieme al nome dell’elettore. Dopo di ciò il presidente di seggio deve staccare il tagliando dalle schede in modo tale da garantire la segretezza del voto. La corrispondenza dei codici verificata starà a significare, invece che la scheda non è stata sostituita con un’altra. Se invece risultasse che i due codici sono diversi, il voto si considera annullato e l’elettore in questione non potrà esprimere di nuovo la sua preferenza.
Questi passaggi starebbero allungando leggermente i tempi di votazione, come era già successo nel 2018, anno di debutto del tagliando antifrode.
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