SANITA'
L'assessore regionale Icardi (a sinistra)
16/11/2022 - 20:11
«Non c’è nessuna lontanissima intenzione di mettere in discussione l’Emodialisi dell’Ospedale di Ceva. Semmai si tratta di implementare il servizio, anche attraverso la realizzazione di un nuovo reparto nell’ospedale di Mondovì». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi (Lega), mette a tacere le voci secondo cui il progetto della dialisi a Mondovì andrebbe a scapito dell’Ospedale di Ceva. L’affermazione arriva dopo il dibattito che si è instaurato nelle scorse ore, dopo l’intervento in prima battuta dell'ex consigliere Giampiero Caramello (Forza Italia), poi del sindaco di Mondovì Luca Robaldo, il quale, in realtà non aveva fatto affermazioni su possibili “pericoli” della Dialisi a Ceva. Il confronto politico (sono intervenuti anche il coordinatore cittadino della Lega Guido Tealdi e quello di Ceva Giorgio Bove) ha fatto poi il resto, innescando un dibattito tra territori, di cui gli stessi non hanno certo bisogno. A Ceva il reparto Dialisi è uno dei motivi per cui quell’ospedale è definito “di territorio” ed utile al territorio perché riferimento per i dializzati. A Mondovì Robaldo ha chiesto l’attenzione augurandosi che un nuovo reparto, che non sostituisce, ma integra quello di Ceva, collaborando a distribuire meglio il servizio.
«L’emodialisi – osserva l’assessore Icardi – è un servizio irrinunciabile, salvavita. Ne abbiamo avuto dimostrazione proprio a Ceva, che durante la pandemia ha accolto i pazienti liguri bloccati da problemi alla viabilità. Il Servizio non si è mai interrotto, nemmeno quando è venuto a mancare l’apporto degli operatori no-vax. Ci siamo attivati in ogni modo, riuscendo sempre a garantire il servizio, attraverso la rotazione del personale».
«Per queste ragioni – continua l’assessore Icardi -, da tempo l’Assessorato alla Sanità sta lavorando al potenziamento del Servizio Dialisi in tutto il Piemonte. La scorsa settimana è stato presentato il progetto del Centro Dialisi di Saluzzo, che passerà da 8 a 12 posti letto. Quanto a Mondovì, c’è la volontà di intervenire con la realizzazione di un nuovo reparto nell’area considerata “a grezzo” del nuovo Ospedale, per dotare il Distretto Ceva-Mondovì di un Servizio multisede, in grado di fornire un’offerta più adeguata alle necessità del territorio e alla riduzione dei tempi di attesa. Stiamo vagliando, insieme con l’Asl Cn1, la disponibilità delle risorse economiche per l’attuazione del progetto. L’augurio è che, anche a Mondovì, il territorio riesca ad innescare quel “gioco di squadra” che a Saluzzo ha permesso di raccogliere oltre 700 mila euro di donazioni da parte dei Comuni e delle Associazioni del territorio. Un’iniziativa che è risultata fondamentale per finanziare e dare avvio all’opera»
Powered by Gmde srl