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CRONACA

Mondovì: i carabinieri arrestano monregalese di 43 anni dopo il funerale di un parente

Le accuse: furti, associazione a delinquere e danneggiamento

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Mondovì: i carabinieri arrestano monregalese di 43 anni dopo il funerale di un parente

23/12/2022 - 14:35

L’hanno arrestato al termine del funerale di un parente della moglie. I carabinieri della Compagnia di Mondovì, coordinati dal comandante tenente colonnello Ambrosino Tala, hanno arrestato un uomo di 43 anni, originario della frazione di Rifreddo, su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Genova. I fatti per i quali è stato condannato risalgono al 2009 ed al 2015: i carabinieri di Mondovì, insieme ai colleghi di Cuneo ed a quelli delle polizie svizzera e del Liechtenstein, erano riusciti ad identificare ed arrestare dodici persone, all’epoca sospettate di aver messo a segno numerosi furti non solo tra Ceva e Mondovì, ma anche, appunto in Svizzera e Liechtenstein. Dovrà scontare una pena di quattro anni e due mesi di reclusione per associazione per delinquere, furti in abitazione e danneggiamento. L’uomo era ricercato nel Monregalese sin dallo scorso 6 dicembre, data di emissione dell’ordine di carcerazione, pur essendo anagraficamente residente nella zona del Vercellese. Nel Monregalese poteva, comunque, contare su numerosi parenti. Ed è stato proprio il legame con i suoi parenti a consentirne il ritrovamento: i carabinieri, infatti, hanno monitorato con estrema discrezione il funerale di un parente tenutosi a Mondovì, al termine del quale l’uomo è stato arrestato senza che opponesse alcuna resistenza.

L’indagine era stata convenzionalmente denominata “Affari d’Oro”, ed aveva consentito di appurare come i componenti della banda rivendessero l’oro rubato presso un negozio “compro oro” con la sede in pieno centro a Mondovì, il cui gestore, a sua volta, inviava il metallo prezioso a Valenza Po per la fusione. Nel giugno 2010, il GIP presso il Tribunale di Mondovì, oltre a disporre la custodia cautelare in carcere per tutti i dodici soggetti coinvolti, aveva decretato anche il sequestro del laboratorio orafo.

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