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Furti nelle abitazioni ai danni di anziani: quattro arresti da parte dei carabinieri di Cuneo.

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Furti nelle bio azioni ai danni di anziani: quattro arresti da parte dei carabinieri di Cuneo.

25/01/2023 - 10:46

di G. Sca.

Quattro arresti (due in carcere, due ai domiciliari) per furti e truffe ai danni di anziani: 20 casi attribuiti, di cui 9 con truffe, dai carabinieri del Comando provinciale dei Cuneo a persone arrestate nella giornata di martedì 24 gennaio. I dettagli sono stati spiegati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta mercoledì mattina. I furti sono stati compiuti tra il mese di settembre e dicembre 2022. I furti riguardano la provincia di Cuneo tutta e la zona sud del Torinese. Il primo furto attribuito si è svolto a Pralormo, in provincia di Torino. I due maggiori protagonisti sono in carcere appartengono alla comunità sinti che dimora nel Torinese. Si tratta di D. D., classe 1989, pregiudicato specifico. Il complice è D. B., classe 1985, terzo componente non è di etnia sinti. Poi M. Z., classe 1972. Il quarto arrestato è il ricettatore, non è della comunità sinti: G. A., pensionato, classe 1956, residente a Carmagnola. I furti sono stati commessi a o, Fossano, Racconigi, Rivalta di Torino, Rosta, Torre Pellice, Volpiano, Piasco, Magliano Alpi, Revello, Chivasso, Baldissero Torinese, Govone, Poirino, Cafasse, Caraglio, Neive, Bricherasio, Envie, Carmagnola, Villafranca e Villanova Mondovì.

L’attività è partita grazie alla collaborazione delle vittime. Hanno fornito la descrizione fisica dei ladri ed i mezzi di trasporto, anche se ogni volta si muovevano con mezzi come targhe falsificate. Il modus operandi: erano capaci di commettere il furto in appartamento tradizionale in 10 minuti di tempo. A volte in possesso, clonandoli, dei telecomandi per aprire i cancelli. Le intercettazioni ambientali e telefoniche sono state fondamentali per attuare gli arresti.

“Sono i reati più odiosi, perché colpiscono le persone più deboli e sole. Che, oltre al danno materiale, ne producono soprattutto uno morale e psicologico”,  spiega Giuseppe Carubia, comandante provinciale dei Carabinieri di Cuneo. “Il consiglio è quello di non aprire mai a nessun sedicente tecnico, se non si ha un preavviso da parte della società, e se si presentano con richieste anomale. E poi chiamare immediatamente il 112”.  Oltre alla repressione, i Carabinieri andranno avanti con le campagne di sensibilizzazione per alzare la soglia di diffidenza e superare la vergogna nel denunciare. 

 

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