07/02/2023 - 17:37
L’Asti – Cuneo, o meglio il via all’ultimo lotto, attendeva il via dal ministero dei beni culturali. Oggi (martedì) il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini in una dichiarazione ripresa su Twitter dal portale Politics Ultimora, scrive “Sulla realizzazione della Asti-Cuneo il sovrintendente ha detto no. Questa mattina mi sono imbufalito”. Tradotto: di nuovo tutto fermo. Ad accorgersi per primi dello stop sono stati i deputati di Azione-Italia Viva, Enrico Costa e Luigi Marattin: “Apprendiamo dell’ennesimo stop al completamento dell’Asti-Cuneo – scrivono -. Stavolta però lo stop arriva da un governo i cui esponenti, per anni avevano promesso di battersi contro i diktat dell’ambientalismo ideologico, contro lo strapotere delle Soprintendenze, contro i ritardi della burocrazia. Oltre a sottolineare l’incoerenza dei vari Salvini, Sangiuliano e Meloni ci chiediamo che cosa accidenti serva in Italia per completare un’infrastruttura essenziale e strategica”.
Immediata la reazione di Alberto Cirio, presidente della Regione: ««Siamo al termine della realizzazione del penultimo lotto dell’Asti-Cuneo, previsto prima dell’estate, ed è fondamentale procedere ora con il via libera all’ultimo tratto Dal momento che nelle ultime ore abbiamo appreso il permanere di criticità di tipo documentale e tecnico, da parte del Ministero dei Beni Culturali, ci siamo immediatamente confrontati con il ministro Sangiuliano e con il ministro Salvini e giovedì alle ore 15 sarò a Roma, insieme all’assessore Gabusi, il viceministro alle Infrastrutture Rixi e la società concessionaria, per un vertice con i tecnici del Ministero della Cultura, in modo da entrare nel merito dei loro rilievi e superare le criticità. Se le difficoltà persistessero il ministro Salvini si è già detto pronto a portare il completamento dell’Asti Cuneo in Consiglio dei Ministri, che ha il potere di superare eventuali ostacoli e dare comunque il via libera finale al completamento dell’opera».
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