Il consiglio comunale "fiume" di venerdì
25/02/2023 - 09:08
“Da questa sera in avanti voteremo con voto negativo agli ordini del giorno presentati e non condivisi nella sostanza e nella forma. Lo abbiamo fatto perché alcuni gruppi consiliari di minoranza ritengono di utilizzare questo importante strumento solo come propaganda fine a sé stessa, per avere spazio sugli organi di stampa ed ottenere la conseguente pubblicità. Indipendentemente dal contenuto dei documenti, quindi, e perché riteniamo che amministrare sia cosa seria, finché questi documenti saranno utilizzati in questo senso, non ci presteremo. Siamo, invece, disponibili a condividere preventivamente gli ordini del giorno ed a votarli unitamente alle minoranze, come dimostrato dall'ordine del giorno relativo al futuro della Fondazione CRC"”. Così il sindaco di Mondovì Luca Robaldo, a nome del Patto Civico, quasi al termine del consiglio comunale in cui l’approvazione del Dup l’ha fatta da padrona. “In pratica – ha aggiunto il presidente del consiglio Elio Tomatis -: se si arriva già con un testo al consiglio comunale, all’ultimo momento, non si ha un testo condiviso, si ha un testo preconfezionato”. L’assessore Francesca Botto: «In quel modo il consiglio e la giunta si sentono impegnati, mentre magari sullo stesso argomento abbiamo già deciso determinate cose». La discussione, che si accende tra Tomatis e Pulitanò, ha come esito che gli ordini del giorno non passano: su etichette e tutela del vino, sull’aeroporto di Levaldigi, entrambi presentati dal consigliere Pulitanò e sui “Comuni amici delle famiglie”, del consigliere Oreglia.
LE DICHIARAZIONI DEL CENTRODESTRA
«La prima anomalia – dichiara Pulitanò – si è verificata con la dichiarazione del sindaco, secondo la quale la maggioranza del Patto Civico voterà contro ogni ordine del giorno che non sia stato precedentemente condiviso. Questo è un atteggiamento che tutto denota, fuorché la tanto decantata apertura della maggioranza verso la collaborazione e l'ascolto delle minoranze. Bocciare a priori una proposta di provvedimento significa rifiutare a prescindere ogni forma di dialogo, ogni possibile merito ad un'idea o a una proposta che non venga dalla maggioranza stessa». «Il gruppo di minoranza di Centro-destra – concludono Rocco Pulitanò, Enrico Rosso e Mauro Gasco – è molto attivo nella presentazione di ordini del giorno ed interrogazioni, perché come gruppo consigliare teniamo molto a fare bene il nostro lavoro e dare voce alle istanze dei cittadini e del territorio. Probabilmente all'Amministrazione Robaldo tutto ciò dà fastidio. Ma questo non deve dare adito a comportamenti scorretti e superficiali come quello subito questa sera: il rispetto, delle posizioni come dei ruoli, viene prima di tutto».
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