Mondoví, il caso delle lenti introvabili per il piccolo Leonardo approda in Europa con Gianna Gancia: si apre uno spiraglio

il caso di Leonardo approda in Europa. È la storia del bimbo monregalese che ha bisogno della lente a contatto “Silksoft” prodotta negli USA e non commercializzata sul territorio del vecchio continente perché la sua confezione non ha il marchio CE. La parlamentare Gianna Gancia (Lega) ha preso a cuore la vicenda intervenendo nel giro di poco tempo al fianco della mamma che sta combattendo la sua battaglia anche per conto di altre famiglie con la stessa difficoltà. “Dopo avere appreso dell’appello della madre Anna attraverso il lavoro prezioso dei giornali locali che ne hanno dato notizia, ho contattato la Direzione Regional Regulatory Affairs Europe di Bausch&Lomb per trovare insieme una soluzione e superare le difficoltà incontrate fino ad ora. L’azienda produttrice ha dato la disponibilità ad attivare le opportune procedure richieste dal Ministero per fornire dispositivi non commercializzati in Europa. Seguirò personalmente gli sviluppi”. 

Leonardo, due anni, di Mondovì, è uno dei 3 bambini ogni 10 mila affetti da cataratta congenita monolaterale che non può curarsi perché la lente a contatto adatta a lui, consigliata  dell'U.O.C. di oculistica dell'istituto Gaslini di Genova, è prodotta negli USA e da un anno non è più in vendita nei paesi dell'Unione Europea perché manca il marchio CE sulla nuova confezione. 

“Un anno è un’eternità, Leonardo e tanti bambini come lui e le loro famiglie, non possono essere lasciati soli, curarsi nel modo migliore è un loro diritto - aggiunge la Gancia -. Semplificare la burocrazia e favorire la collaborazione fattiva con il mercato è fondamentale per assicurare salute, diritto dell’individuo e interesse della collettività, soprattutto quando si tratta dei nostri bambini”.

A fine marzo è programmata la “call” organizzata dal presidente Alberto Cirio (Regione Piemonte) a cui parteciperà la multinazionale statunitense.