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“Baruffi” demolito e ricostruito nella zona della Polveriera

La decisione della Provincia per la scuola di Geometri e Ragionieri

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“Baruffi” demolito e ricostruito nella zona della Polveriera

31/05/2023 - 17:20

Il Baruffi ricostruito alla Polveriera, su terreno della Provincia, ente proprietario dell’istituto scolastico. È la novità contenuta nella determina del dirigente della Provincia di Cuneo e pubblicata sull’Albo Pretorio. È il caso del “Baruffi” che ospita i futuri Geometri e Ragionieri, ma finora non era stata stabilito con esattezza “dove” ricostruirlo. Si sa che la Provincia sfrutterà fondi statali che prevedono la demolizione e ricostruzione degli edifici pubblici: progetto da 10 milioni di euro di cui si è già pubblicato il bando di gara. La zona della Polveriera, evidentemente, diventa quella “vocata” per le scuole: esiste già la nuova palestra per uso scolastico e delle società sportive e lì, tra il campo sportivo dei Maristi e la stessa palestra, dovrebbe sorgere il nuovo “Baruffi”. Al posto dell’area odierna, invece, il recupero ambientale con zone verdi e giardini.

Di seguito la parte del testo della determina della Provincia in cui si sintetizza la ragione della scelta: «Considerato l’attuale sedime scolastico, sul fianco della collina del quartiere Piazza di Mondovì sono state evidenziate le problematiche connesse alla demo-ricostruzione dell’edificio esistente sul medesimo sedime attuale, anche in relazione alla peculiare complessità del cantiere tenuto conto delle stringenti tempistiche dettate dal bando e dai vincoli Europei del PNRR. Inoltre vista anche la difficoltà oggettiva di organizzare le operazioni di demolizioni dell’esistente edificio senza interrompere l’attività didattica dell’Istituto, si intende realizzare la scuola, sempre nel rione Piazza di Mondovì, sui terreni in disponibilità dell’Ente, in Via Polveriera procedendo successivamente alla demolizione e al completo recupero paesaggistico/ambientale dell’attuale sedime in Via Tortora. Tale ipotesi permette il rispetto delle tempistiche che si ritengono non rispettabili mantenendo la nuova costruzione sul sito dell’attuale Istituto.  Inoltre non si creano gli elevati costi logistici di ricollocazione degli studenti con i relativi disagi durante il cantiere e si realizza, una volta demolito l’esistente edificio, un completo recupero ambientale del sedime finalizzato alla pubblica fruizione

 

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