MONREGALESE
L'Opposizione lascia l'aula
11/09/2023 - 11:14
Sette consiglieri si sono dimessi questa mattina, 11 settembre, dalla squadra di governo del Comune di Roburent. Le dimissioni sono state depositate ufficialmente alle 10.30 e riguardano l’assessore Piercarlo Negro, nella maggioranza i consiglieri Pierangelo Robaldo e Paolo Gamba con Romolo Garavagno e per la minoranza il capogruppo Michele Valsecchi con Wilma Galliano e Viviana Costa. Un atto che si ripercuote direttamente sull’attuale amministrazione condotta da Giulia Negri e che ne comporterà con tutta probabilità il commissariamento.
La scorsa settimana i consiglieri d’opposizione Galliano, Costa e Garavagno avevano presentato la richiesta di
convocazione di un Consiglio comunale, per ottenere risposte in merito ad una serie di argomenti sui quali chiedevano delucidazioni. Depositata il 5 settembre, la seduta doveva essere convocata entro i 20 giorni successivi. Alla richiesta si è inserita una nuova azione amministrativa: le dimissioni contestuali di 7 consiglieri. L’articolo 141 della legge fondamentale per gli Enti Locali, prevede, in tal caso, l'immediata efficacia delle dimissioni e lo scioglimento del Consiglio comunale.
L'assessore Negro ha dichiarato: “Non è stato possibile, per me da assessore, impegnarmi fattivamente, neppure nei settori di mia delega specifica ed avere un dialogo costruttivo". Garavagno è il più loquace: “Nel periodo preelettorale del 2019 la candidata Sindaco aveva apprezzato ampiamente le proposte in campo culturale e nel settore del Personale. A elezione avvenuta ha perfino rifiutato un incontro, richiesto appena dopo la festicciola di vittoria, durante il quale avrei voluto con lei definire i tempi di attuazione delle attività che lei stessa aveva definito molto interessanti. Lo stato dell’organico spiega come inaccettabili siano la situazione nelle strade, nelle aree verdi, nei cimiteri, come pure nei servizi in ufficio. Non un momento dedicato alla cultura, non parliamo del ricordo della Resistenza. Neppure è stato possibile apporre una lapide, pagata da due associazioni. Il capoluogo è abbandonato a sé stesso e così la Prà. Contributi alla Pro loco del capoluogo assolutamente ridotti. A quella di San Giacomo, a profusione.”
Si attende la replica del primo cittadino Negri.
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