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Agricoltura, fondi Ue sottratti a mafia foggiana anche a Briga Alta: Antoci ringrazia Dda

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Agricoltura, fondi Ue sottratti a mafia foggiana anche a Briga Alta: Antoci ringrazia Dda

Giuseppe Antoci sulla Funicolare di Mondovì in un'immagine degli anni scorsi

26/09/2023 - 13:46

"Ancora conferme sul business milionario proveniente dai Fondi Europei accaparrati con il metodo mafioso. Questa operazione della Procura Distrettuale Antimafia di L’Aquila e della Guardia di Finanza ha dimostrato ancora una volta l’importanza del tema sul piano nazionale": lo afferma Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi e presidente onorario della Fondazione Caponnetto, commentando le 25 misure cautelari e le perquisizioni scattate per i pascoli fantasma volti a ottenere fondi europei (QUI L'ARTICOLO). Antoci ha parlato di legalità ed antimafia più volte a Mondovì, ospite del nostro giornale , di recente dell'Istituto Alberghiero monregalese.
    "Da anni si incassavano milioni di euro di Fondi Europei per l’agricoltura senza colpo ferire", prosegue Antoci,  scampato a un attentato mafioso nel maggio 2016 e salvato, dopo un violento conflitto a fuoco, dagli uomini della scorta della Polizia di Stato. "Mentre gli agricoltori venivano intimiditi, mentre magistrati e uomini dello Stato cadevano sotto i colpi di cosa nostra, mentre si piangevano i morti delle stragi, mentre accadeva tutto questo, si incassavano fondi pubblici con rendimenti che superavano anche il 2000%, neanche il mercato della droga. E dietro tutto questo c’erano le associazioni mafiose", ha sottolineato. 
    "Eravamo convinti che la problematica fosse nazionale tanto che abbiamo fatto di tutto per far diventare legge il Protocollo di Legalità sottoscritto nel 2015 in Sicilia, cosa avvenuta a settembre 2017 ed oggi, dunque, Legge dello Stato nei tre cardini del Nuovo Codice Antimafia", continua Antoci.
"Con l’applicazione del Protocollo di Legalità inserito nel Nuovo Codice Antimafia, questo giochino viene definitivamente smantellato e le risorse comunitarie dedicate solo ad agricoltori e allevatori per bene e non più ai mafiosi” – continua Antoci. "Il mio grazie alla Guardia di Finanza e alla Procura Distrettuale Antimafia di L’Aquila, grazie a loro oggi, ancora una volta, si è dato valore al sacrificio di tutti e si è affermata la forza dello Stato", conclude Antoci. (AGI)

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