09/01/2024 - 20:25
Isotta è un batuffolo di lagotto romagnolo che cerca, annusa e muove la coda in un modo interpretabile solo dalla sua padrona, Virginia Chiabotti, trifulau e micologa. Siamo in via XX, tra noccioleti e tigli lungo la strada per Mondovì Piazza, con Luca Franco, guida naturalistica, Daniela Silvestrin, direttore di Atl del Cuneese e Paola Gula, giornalista enogastronomica, esperta di tutto ciò che è gusto e prodotti alimentari del territorio. All’inziaitiva partecipano anche l’assessore comunale Alessandro Terreno ed il vice sindaco di Mondovì Gabriele Campora. È la “cerca” del tartufo, in questo caso nero, non il tuber magnatum pico, il bianco delle Langhe.
Meno conosciuto ma non per questo meno interessante, con i suoi aromi e profumi, il nero può essere un grande protagonista delle nostre tavole, versatile e perfetto per piatti classici o sfiziosi. Il progetto, ideato e promosso dall’ATL del Cuneese e realizzato grazie ad un co-finanziamento della Regione, si pone quali obiettivi la valorizzazione della produzione locale del Tartufo Nero, con particolare riferimento alle zone di produzione del Monregalese, della Langa Cebana e della Valle Tanaro e la formazione dedicata agli operatori del settore turistico, in particolar modo al mondo della ristorazione, dell’accoglienza e dell’offerta gastronomica, nell’ottica di far conoscere direttamente il prodotto ad un ampio pubblico.
Il progetto ha ufficialmente preso il via nel mese di dicembre 2023 con tre giornate di escursioni simulate alla ricerca del Tartufo nero nella zona del Monregalese. L’attività si è svolta in concomitanza della Fiera dei Puciu di Farigliano, della Fiera del Cappone di Morozzo e della Fiera Internazionale del Bue Grasso di Carrù, coinvolgendo i partecipanti in un’esperienza di ricerca simulata in natura.
TRE LEZIONI
Le lezioni (la prima si è tenuta l’8 gennaio) si svolgeranno ancora lunedì 15 gennaio dalle 16 alle 18 e lunedì 22 gennaio dalle 10:30 alle 12:30. Iscrizione gratuita - fino a esaurimento posti - attraverso il seguente link.
I gruppi sono stati guidati dalla micologa-trifolao Chiabotti accompagnata dal suo fedele cane lagotto Isotta, con nozioni botaniche circa questo fungo ipogeo e attività di ricerca simulata. Ad ogni uscita ha partecipato anche una guida escursionistica abilitata che ha arricchito il tour fornendo nozioni turistiche ed escursionistiche circa l’area interessata.
“La seconda parte del progetto prenderà il via nel mese di gennaio 2024 con tre lezioni formative presso l’Istituto Alberghiero di Mondovì individuato per attinenza territoriale rispetto al territorio di raccolta del tartufo. Le lezioni saranno rivolte agli allievi delle classi quinte, ai professionisti del settore della ristorazione. Un punto chiave del progetto è infatti la formazione dedicata ai professionisti del turismo di oggi e di domani”, dichiara il Direttore dell’ATL del Cuneese Daniela Salvestrin.
Le lezioni formative affronteranno i seguenti temi: conoscere il Tuber Melanosporum e il Tuber Aestivum: modulo di conoscenza del tartufo nero con nozioni botaniche e di analisi sensoriale a cura di un giudice del Centro Nazionale Studi Tartufo di Alba. L’attività formativa sarà arricchita con una ricerca simulata del tartufo dedicata ai ragazzi e a un gruppo di giornalisti e di addetti ai lavori. E poi il tartufo nero nella storia della cucina francese e sabauda e il tartufo nero nell’alta cucina: la lezione sarà guidata e condotta dallo chef stellato Giuseppe D’Errico del Ristorante La Madernassa di Guarene.
La dirigente scolastica dell’IIS Giolitti Belisario di Mondovì Donatella Garello: “Il nostro Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì integra il percorso curricolare didattico e formativo di studenti e studentesse partecipando spesso a iniziative di pregio poste in essere da enti e associazioni del territorio. Il progetto proposto dall’ATL rappresenta un’ottima occasione per conoscere e apprezzare una preziosa risorsa delle nostre terre e offrirla all’attenzione, al lavoro e alla elaborazione degli allievi, sotto la guida di maestri del settore. Grazie dunque all’ATL del Cuneese per la lungimiranza nel guardare alla scuola, alla nostra scuola, come bacino importante per depositare conoscenza e sapienza, ottimo investimento per le giovani generazioni”.
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