12/01/2024 - 10:35
“Non voglio che le persone pensino che è stato possibile che i nazisti abbiano ucciso milioni di persone e poi l’abbiano fatta franca. Ma io voglio giustizia, non vendetta”. La frase è di Simon Wiesenthal che dopo essere sopravvissuto a cinque diversi campi di sterminio dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell’Olocausto. L’occasione per riflettere su questi temi lo darà, sabato 13 gennaio, il secondo appuntamento del cartellone teatrale della Città di Mondovì, in compagnia di uno dei grandi attori della scena italiana: Remo Girone. Wiesenthal non fu un uomo qualsiasi. Fu prima di tutto, per i nazisti, un ebreo. Per questo subì l'orrore della Shoah e dei campi di sterminio. A cavallo tra l’avvincente thriller di spionaggio e l’indagine storica, rivissuta con umana partecipazione e un tocco di caustico umorismo ebraico, Il cacciatore di nazisti si apre nel 2003, in quello che idealmente è l’ultimo giorno di lavoro di Wiesenthal al Centro di documentazione ebraica da lui fondato: prima di andare in pensione, l’uomo ripercorre per ellissi ed episodi emblematici 58 anni di inseguimento dei criminali di guerra nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei. Si tratta di un monologo dal forte impegno civile per non dimenticare gli orrori del nazifascismo. È l’ingegnere austriaco che dopo essere sopravvissuto a Mauthausen, ha dedicato il resto della sua esistenza ad inseguire i criminali di guerra del regime di Hitler. Una caccia durata 58 anni, nel corso dei quali Wiesenthal ha contribuito alla cattura di centinaia di nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui sei milioni di ebrei. Wiesenthal racconta la sua avventurosa esistenza, spesa a combattere la rimozione e l’oblio. Remo Girone ha detto, affrontando questo testo: «C’è sempre bisogno di penetrare nel tunnel degli orrori. La loro descrizione è arma e monito per le future generazioni». Il testo originale e la regia sono di Giorgio Gallione. Girone è un attore eritreo, è nato il 1° gennaio 1948 ad Asmara (Eritrea). Nei suoi 51 anni di carriera è diventato famoso per il suo ruolo tv ne “La Piovra”, poi ha recitato in Ma cosa ci dice il cervello, il 7 e l’8 e Le Mans’66 – La grande sfida. Vanta un grande bagaglio nel cinema italiano ed internazionale.
Lo spettacolo inizia alle 21. Biglietti: 25 euro intero, 22 ridotto. Info: Comune di Mondovì, Ufficio Cultura: 0174559274
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