I trattori al Miac di Cuneo
23/01/2024 - 06:54
“Per la difesa dell’agricoltura e dei territori martoriati dalle banche, dall’attacco delle importazioni selvagge, per la difesa del lavoro e delle piccole imprese saccheggiate dalla politica, dal tradimento dei sindacati”. Questo il volantino esibito lunedì intorno al corteo di un centinaio di agricoltori e allevatori in arrivo da tutta la Granda e anche fuori provincia che si sono ritrovati al mattino nell’area del Miac in frazione Ronchi, arrivando nell’are con più di 50 trattori e parcheggiandoli. Una manifestazione pacifica, senza simboli delle associazioni di categoria, tantomeno della politica, tengono a sottolineare gli organizzatori, tra cui Franco Clerico, allevatore e coltivatore di Bastia Mondovì, tra i promotori dell’iniziativa con Elvio Ricca di Torresina. Per che cosa protestano? L’insostenibilità dei costi di produzione (carburanti, macchinari, materie prime), le politiche «green» dell'Unione Europea, tasse, imposizioni, spese superiori ai ricavi, accordi internazionali che permettono di importare in Italia merci a prezzi stracciati, tanto da spingere a dire “lavoriamo in perdita”. Bruno Marino, di Mondovì, parla del settore carni e zootecnia: si vende sottocosto con la grande distribuzione che non è interessata al vitellone, ma i prezzi alla stalla sono di 4,25 euro al chilo più Iva e il costo di produzione è arrivato a 4,5 euro. Simile ragionamento dei produttori di frutta: 41 centesimi il costo di produzione perr i prodotti venduti a 15 al chilo.
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