01/02/2024 - 07:55
di Muriel Bria
Doccia fredda per la Val Tanaro e per il Saluzzese: è di questi giorni infatti la notizia che Trenitalia ha presentato ricorso al Tar del Piemonte, nei confronti dell’Agenzia della Mobilità del Piemonte, della Regione e della società Longitude srl, contro la proposta dell'Agenzia della Mobilità Piemontese di aggiudicazione diretta alla stessa Longitude Srl del trasporto pubblico sulle linee Ceva-Ormea e Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Trenitalia chiede anche un risarcimento danni se il servizio venisse riattivato. Il ricorso è stato notificato alle parti lo scorso 22 gennaio e l'udienza è prevista per il prossimo 13 febbraio.
Trenitalia sostiene di non conoscere il contenuto della nota con cui la Regione avrebbe comunicato all’Agenzia per la Mobilità l’interesse alla riattivazione delle due linee secondo la proposta di Longitude e chiede quindi l’annullamento degli atti.
A loro volta le parti citate in causa si stanno attivando nei confronti del ricorso: il 26 gennaio con delibera del consiglio d’amministrazione, l’Agenzia per la Mobilità ha deciso di “resistere” in giudizio e dato incarico ai legali di presentare opposizione.
La Regione sarebbe comunque intenzionata ad andare avanti sulla strada della riattivazione del servizio sulle due linee.
Nelle settimane scorse Amp aveva deliberato l’autorizzazione e l’avviso di preinformazione-aggiudicazione diretta di un contratto di servizio pubblico a Longitude per i due rami ferroviari in quanto, non essendoci attualmente alcun contratto di servizio sulle due linee, entrambe sospese anni fa (sulla Ceva-Ormea, disattivata nel 2012, viaggia alcune volte all’anno il treno storico, che ha consentito la manutenzione della linea sino ad oggi), l’azienda potrà operare come servizio pubblico di linea sulle ferrovie Cuneo-Saluzzo-Savigliano e Ceva-Ormea. L’offerta di Longitude srl per la Ceva-Ormea prevede che nel periodo scolastico circolino dieci treni al giorno dal lunedì al venerdì e 8 treni al giorno il sabato, dalle 6 alle 19.
Giorgio Ferraris, presidente dell’Unione Montana Val Tanaro e uno dei più convinti sostenitori della necessità di riaprire la tratta ferroviaria al servizio pubblico, commenta: “Non conosco nel dettaglio i meccanismi e le procedure dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, ma ritengo che l’assegnazione del servizio di trasporto pubblico sulle linee Ceva-Ormea e Cuneo-Saluzzo sia stata fatta regolarmente. Abbiamo apprezzato la volontà e l’impegno della Regione per la riapertura delle nostre linee ferroviarie e ci interessa che il servizio venga svolto nel miglior modo possibile, tenendo conto delle necessità degli utenti e del territorio. Auspichiamo quindi che la vertenza si risolva tempestivamente e si inizi a lavorare per avere nuovamente i treni in circolazione sulla Ceva Ormea il prossimo anno. È ragionevole pensare che il TAR respinga il ricorso, ma, se succedesse il contrario, Trenitalia sarebbe moralmente obbligata a garantire il servizio dopo un’iniziativa di questo genere”.
Giorgio Bove, segretario Lega Ceva Alta Val Tanaro a sua volta dice: “Anziché investire risorse per il ricorso, Trenitalia avrebbe potuto utilizzarle per presentare un’offerta come ha fatto la società Longitude. Di sicuro i cittadini della valle Tanaro, che hanno diritto come tutti di usufruire di un servizio pubblico, non possono essere ostaggio dei capricci di Trenitalia”.
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