Il vice questore Manganaro (primo a destra). Di seguito il presidente Antoci, la dirigente Garello ed il giornalista Scarpace all'incontro sulla legalità all'Alberghiero, nel maggio scorso
26/02/2024 - 16:17
C’è il decreto proprio del presidente Sergio Mattarella per conferire la medaglia d’oro al valor civile ai quattro poliziotti che nella notte fra il 17 e il 18 maggio del 2016, salvarono la vita a Giuseppe Antoci, allora a capo del Parco dei Nebrodi, in Sicilia. Lo svela il Corrire.it con un articolo firmato da Alessio Ribaudo che ha avuto la notizia in anteprima. Tra i premiati c’è anche Daniele Manganaro, oggi vice questore (vicario) a Cuneo e più volte a Mondovì per parlare di antimafia. Una in occasione, nel maggio scorso, dell’incontro organizzato dall’Istituto Alberghiero. Un’altra occasione è stato lo scoprimento dell’opera degli artigiani dedicata al giudice Borsellino ed anche lo spettacolo teatrale in Sala Ghislieri. Manganaro, 50 anni, nel 2016 era dirigente del commissariato di polizia di Sant’Agata di Militello e stava indagando sulle attività delle mafie dei Nebrodi. Con lui sono stati insigniti il vice ispettore Sebastiano Proto; il sovrintendente Salvatore Santostefano, e il vice sovrintendente Tiziano Granata, onorificenza “alla memoria” perché morto a 40 anni nel 2018.
Riporta il Corriere: tre lauree, un master di secondo livello, abilitato alla professione di avvocato, primo del corso alla scuola per funzionari di polizia, la medaglia d’oro è stata attribuita perché «interveniva con straordinaria determinazione a tutela del Presidente del “Parco dei Nebrodi”, cui fungeva da scorta unitamente ad altri colleghi, reagendo con grande tempestività ad un agguato teso da malavitosi legati a contesti criminali mafiosi. Nonostante venisse fatto bersaglio di colpi di arma da sparo, rispondeva prontamente aprendo il fuoco, riuscendo a porre in salvo il Presidente del Parco e a far desistere i malviventi dal loro intento criminale, costringendoli alla fuga. Mirabile esempio di coraggio, altruismo e virtù civiche».
Oggi Manganaro è impegnato in Questura, a Cuneo: l’iter (molto selettivo per il riconoscimento, avviato dal sindacato di polizia, è durato sette anni. Lo stesso Corriere sottolinea che la medaglia d’oro fu istituita nel 1851 dal re Vittorio Emanuele II e, sino a oggi, è stata concessa solo 1.014 volte, la maggior parte delle volte “alla memoria”. Lo stesso Ribaudo ha raccolto il commento di Antoci, oggi presidente onorario della Fondazione Caponnetto. Si legge, tra le altre cose: «la scelta del Capo dello Stato è una carezza al cuore di un Paese che decide di commemorare i vivi, quei ragazzi che con il loro coraggio hanno evitato a tre giovanissime ragazze di perdere il loro padre fermando un’altra strage di mafia. A loro sarò riconoscente per tutta la vita».
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