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Val Corsaglia: trauma toracico e collasso polmonare, escursionista salvato in grotta

Soccorso Alpino: esercitazione alla Grotta della Mottera con 50 professionisti

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Val Corsaglia: trauma toracico e collasso polmonare, escursionista salvato in grotta

Una delle immagini dell'esercitazione

08/04/2024 - 14:11

Un’esperienza unica a livello nazionale per complessità, presa come modello da proporre nelle altre regioni d’Italia. Sabato 6 e domenica 7 aprile il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese ha organizzato una grande esercitazione di soccorso speleologico, alpino e in forra nella zona della grotta della Mottera, Val Corsaglia. Si è trattato di una complessa simulazione ideata per migliorare il coordinamento e l’interoperatività delle diverse specializzazioni del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico a cui hanno operato oltre 50 tecnici. A partire dalla serata sono stati attivati i soccorritori speleologici che sono entrati all’interno della Grotta della Mottera raggiungendo un figurante che simulava una caduta traumatica durante l’attività esplorativa del percorso ipogeo. I sanitari con le squadre diagnosticavano un trauma toracico con frattura costale e pneumotorace con collasso completo del polmone. Tutti i parametri del paziente venivano monitorati tramite un prototipo di ecografo sperimentale collegato a un tablet e veniva allestita una rete telefonica per trasmettere i dati dell’infortunato a una squadra di sanitari presenti presso il campo base all’esterno della grotta. In seguito il ferito è stato condizionato e imbarellato per iniziare il trasporto verso l’uscita. Poiché la grotta presentava abbondante acqua in seguito alle straordinarie precipitazioni recenti, si è deciso di utilizzare la barella utilizzata nei soccorsi in forra che, grazie alla tenuta stagna, garantisce maggiore confort al paziente. In questa fase ha operato anche la commissione disostruzione che ha ampliato alcuni passaggi eccessivamente stretti.

Quando, all’alba di domenica, la barella è giunta nei pressi dell’uscita della grotta, situata in corrispondenza di una cascata particolarmente abbondante per la stagione, l’infortunato è stato passato dai soccorritori speleo ai forristi che hanno proceduto con il superamento del tratto in acqua. Infine, è avvenuto l’ultimo passaggio di consegne del paziente che è stato affidato ai soccorritori e sanitari alpini che hanno allestito una teleferica con cui la barella è stata trasferita sul versante opposto del vallone per il definitivo trasporto a valle.

L’intera esercitazione ha avuto la finalità di coinvolgere specializzazioni operative molto diverse ma complementari. In primis le competenze tecniche di soccorritori speleo, forristi e alpini che hanno lavorato fianco a fianco per due giorni interi. Inoltre la specializzazione di sanitari speleo e alpini che si sono confrontati su procedure e strategie nei rispettivi ambiti di azione e hanno ottimizzato la fase del passaggio di consegne cliniche del paziente. Infine, sono state simulate situazioni di urgenza sanitaria per addestrare i tecnici a supportare le squadre mediche durante le operazioni di stabilizzazione del ferito.

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