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L’applicazione del turismo “taBui” arriva nel Monregalese - Cebano

INTERVISTA all’inventore Giorgio Proglio: «Mappe sempre aggiornate e intelligenza artificiale»

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L’applicazione del turismo “taBui” arriva nel Monregalese - Cebano

04/05/2024 - 10:52

di g. sca.

L’applicazione si chiama “tabUi” che è anche il nome del cane da tartufi dei langhetti. In realtà l’inventore dell’applicazione ha pensato alle iniziali di territorio, arte e cultura, bellezza, Unesco, innovazione. È stata presentata nei giorni scorsi con il “grande evento” nello spazio Miroglio di Alba ed è stato un successo. In che cosa consiste la funzione dell’app? In realtà è quasi la scoperta dell’acqua calda, ma con la tecnologia oggi disponibile diventa una risorsa interessante. L’idea di Giorgio Proglio, l’imprenditore che ha ideato l’applicazione, è di mappare tutti i punti di interesse, gli eventi e le attività commerciali sul territorio, mantenendo aggiornate queste informazioni nel tempo. Con un tap sullo schermo dello smartphone è possibile visualizzare informazioni sull’inquadratura grazie all’integrazione della realtà aumentata. Due le realtà interessate. Per i turisti costituisce un’opportunità in più per scoprire i territori. Per i Comuni un’opportunità in più per farsi conoscere. TabUi è partner ufficiale del Ministero del Turismo e grazie a questa partnership, i contenuti dell’app sono proposti anche sul sito Italia.it. Ciò significa un’opportunità di visibilità per i luoghi mappati da tabUi, a partire dai Comuni italiani.

Giorgio Proglio, foto di Mauro Gallo

Proglio, ha presentato taBui di fronte a circa 300 ospiti “interessati”. Dobbiamo spiegare l’iniziativa ai lettori. Che cos’è?

Abbiamo creato un evento, il “taBui Next day 2024”, un focus sugli sviluppi sull’andamento dell’app. Però abbiamo voluto inserire alcuni speaker di rilievo molto importanti che affrontassero il tema di quest’anno. Vale a dire l’evoluzione infatti il titolo è stato “taBui evolve”

Perchè evolve?

Perché c’è una nuova versione dotata di intelligenza artificiale e tantissime altre cose. Le abbiamo raccontate all’interno del tema evoluzione, così c’è chi ha raccontato del Big Bang, l’evoluzione dei dati, dell’arte del turismo (con Roberta Ceretto), l’evoluzione aziendale e tanto altro. “taBui Next Day” vorrebbe essere la produzione di un kickoff, il punto da fare ogni anno su un tema che sia comunque sempre legato al nostro tema che è il turismo ed il digitale. È stato un successo con 300 partecipanti, parte su invito, parte liberi, ma appena abbiamo aperto al pubblico, abbiamo subito dovuto chiudere per esaurimento dei posti.

Mancava un'applicazione di questo tipo?

Sì mancava e da quattro anni c’è. taBui nasce da un’esigenza, cioè il fatto di girare l’Italia ed ogni volta cercare di riuscire ad individuare e scaricare l’app di riferimento del territorio in cui sei. Molto spesso trovi servizi non aggiornati o molto spesso non c’è o non è autonoma, quindi diventa una difficoltà fruire di informazioni. Soprattutto per gli stessi Comuni realizzare un’app non ci vuole molto, ma poi tenerla aggiornata diventa un problema. E allora ecco che escono le varie applicazioni Visit Venezia, Visit Cuneo e tanto altro, che poi però sull’utente non fanno breccia e soprattutto scaricandolo una volta quell’applicazione di Venezia poi non è che torni in quella città nel weekend e la elimini. Insomma c’è un’evoluzione digitale impressionante, sempre da aggiornare e l’unico che risolve un po’ è Google ma con un concetto completamente diverso dal nostro.

Fortunata intuizione o caparbia ricerca?

Non è un’intuizione o una ricerca, ma semplicemente una risposta ad un’esigenza ed ad una domanda di mercato. Personalmente io questa roba qua l’ho portata in azienda nel 2019 perché era qualcosa che serviva a me quando giravo per lavoro l’Italia e non trovavo un’app così completa. Cercavo un’app che concentrasse in un’unica piattaforma tutto quello che posso fare vedere in quel territorio, senza dover scaricare le singole app di quel territorio.

Mondovì ed il territorio del Monregalese – Cebano? Che ne pensa?

taBui nasce nelle Langhe e ritengo che siamo fortunati, perché parliamo di una vetrina anche internazionale dal punto di vista turistico fondamentale, Il nostro lavoro, però, è di portare in evidenza i territori un po’ meno conosciuti o addirittura sconosciuti. Non è certo il caso del Cebano e tantomeno del Monregalese, ma sicuramente sono meno conosciuti rispetto alle Langhe con un potenziale da esprimere incredibile. E allora è proprio lì che attraverso attività di marketing, attraverso l’attività di contatto che facciamo direttamente, cerchiamo di farla conoscere. Per quanto riguarda la zona del Cebano - Monregalese abbiamo una persona sul territorio come il nostro collaboratore Fabrizio Lanza che sviluppa sul territorio la conoscenza di TabUi e prende gli accordi con il territori e di collaboratori così ne abbiamo altri in altri territori. “taBui” vuol diventare la mappa di tutti i territori e dei Comuni, una crescita insieme ad enti e imprese.

Fabrizio Lanza

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