Il cantiere del Tenda
09/05/2024 - 11:59
Tutti assolti. Questa le decisioni della Corte d’Appello di Appello di Torino pronunciata stamani (giovedì 9 maggio) del palazzo Bruno Caccia che ha completamente ribaltato l’esito processuale di primo grado sulla maxi inchiesta del Tenda-Bis aperta nel 2017 dopo il sequestro del cantiere di Limonetto. Dopo la chiusura del primo troncone cuneese, che aveva visto la condanna in primo grado di tutti gli imputati (dipendenti di ditte impegnate sul sito) per i furti avvenuti sul cantiere di alcune centine, cioè basi d'appoggio destinate alla realizzazione della galleria Tenda, i difensori avevano presentato l’appello avverso la sentenza.
Se quindi, almeno la prima “tranche” della maxi-inchiesta si avvia verso la fase conclusiva, mancando solo il parere della Corte di Cassazione che potrà o meno confermare la sentenza di secondo grado, lo stesso non si può dire dell’altra parte del fascicolo che, rincorso dalla prescrizione che maturerà nel 2025, solo nel marzo dell’anno scorso, dopo un “ping pong” tra un palazzo di giustizia e l’altro per una questione di competenza territoriale, è finalmente approdato a Torino.
Qui la Procura sostiene l’accusa di frode in pubbliche forniture, falsificazioni sulle certificazioni SAL (avanzamento stato dei lavori), truffa ai danni dello Stato e attentato ai pubblici trasporti
Powered by Gmde srl