14/05/2024 - 08:38
La caserma dei carabinieri di Ceva, dal dicembre scorso, ha più che raddoppiato la presenza dei militari dell’Arma: da quattro in servizio sono passati a nove. Si tratta di un presidio importante per una città come Ceva, sede di ospedale, casello autostradale, stazione ferroviaria e territorio molto esteso.
Grazie a questa presenza e all’istituzione del “Daspo urbano”, misura resa possibile dalla legge dell’aprile 2017 che ha conferito maggiori poteri ai sindaci nel settore della sicurezza, sono stati limitati i ripetuti atti vandalici dei mesi scorsi che, almeno in un caso, erano sfociati in una aggressione. In questo modo, come ha spiegato lo stesso sindaco Vincenzo Bezzone: “ora, oltre alla possibilità di adottare ordinanze urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere locale, si potrà emanare ordinanze di ordinaria amministrazione, non urgenti, al fine di arginare e risolvere necessità ritenute importanti per il benessere della comunità, come per esempio atti vandalici, grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e della vivibilità urbana”. Bezzone, aveva richiesto un incontro al prefetto che, dopo pochi giorni, ha istituito un Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. Da questo incontro è nato il progetto di “Ceva più sicura”.
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