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La “Club Culture” invaderà Mondovì: musica, racconti e cultura sabato al Museo della Stampa

Ospiti i protagonisti della dance Anni Ottanta e non solo: talk e after show in discoteca

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La “Club Culture” invaderà Mondovì: musica, racconti e cultura nella prossima estate

Marlene Pizzo

21/05/2024 - 06:34

di Gianni Scarpace

La Club Culture è il movimento storico e culturale nel quale affonda le radici la dance contemporanea. Parte dai club inglesi e raggiunge gli Stati Uniti, nei bassifondi di Chicago si crea un nuovo suono su una ritmica di bassi molto sostenuta, un bit più rapido e break interminabili. Sabato 8 giugno sarà un’immersione nei migliori quarant’anni della Club Culture italiana con Disco Ruin e due differenti tappe: alle 17 al Museo della Stampa (con Micaela Zanni, Lorenzo Lsp, Paolo Martini, Gianmaria Coccoluto GNMR, Max, Simone e Gabriele Giletta, Riccardo Ramello) e a seguire l’after show alla discoteca Sottaceto con Lorenzo Lsp, Paolo Martini, GNMR, Franz, Marchino e Nozzleholder. Evento "imperdibile" per chi ama la musica. Perché i nomi che l’organizzazione del Comune, ma soprattutto le conoscenze, i contatti e la “cultura musicale” di Marco “Marchino” Maccagno consentirà di ascoltare a Mondovì chi racconterà quel tipo di musica perché ne è stato e ne è protagonista. Il titolo potrebbe essere “Disco ruin” rifacendosi anche ad una letteratura video. E poi perché la Club Culture è tuttora un movimento culturale collettivo capace di richiamare migliaia di giovani. C'è stata (e c'è ancora) la techno-music e le Love Parades berlinesi, la dance è uscita dagli angusti confini dei club e ha contaminato altri generi musicali, dal pop all'etnico. Molti i nomi e le declinazioni: acid-jazz, techno, garage, ambient, trance, underground, trip-hop jungle, breack-beat, nu beat. Il nuovo sound di Chicago negli Anni Ottanta si chiamava House Music fortemente influenzata dalla disco music e da elementi del funk dei tardi Anni Settanta. Nel 1985 iniziano ad essere prodotti i primi dischi conosciuti da pochi amanti del genere, ma si dovrà aspettare il 1987 per il primo successo mondiale, grazie al gruppo inglese M.A.R.S.S. con il pezzo «Pump up the Volume». Così Mondovì diventerà al centro dell’amarcord musicale fatto con intelligenza, grazie ad ospiti di rilievo con i talk organizzati probabilmente al Museo della Stampa (splendida la cornice esterna) e gli “after show” al Joy’s con le iniziative “Joy’s per una notte”.

GLI OSPITI

Ecco i partecipanti: la regista Lisa Bosi autrice dello splendido docu film “Disco ruin”; Micaela Zanni proprietaria del Kinki di Bologna; i dj e produttori Lorenzo LSP, Paolo Martini, Gianmaria Coccoluto; l’autore e giornalista Riccardo Ramello e Marlen Pizzo, originaria di Carrù e splendida speaker radiofonica di “M2O”; Massimo Savana Potente, organizzatore eventi insieme a Simone e Gabriele Giletta di Club Vision. Attesi gli interventi di Massimo Cotto, storico della musica e speaker.

  

Gian Marco Coccoluto                                         Lisa Bosi

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