08/07/2024 - 10:38
Nei primi sei mesi dell’anno sulle strade della provincia di Cuneo sono morte 17 persone a causa di incidenti stradali. Nel 2023 erano 11, e seppur in calo rispetto alle drammatiche cifre degli anni '90, resta un dato preoccupante e oggi, purtroppo di nuovo in lieve aumento. Il 2023 è stato il meno grave degli ultimi trenta anni, con 29 morti in 12 mesi: “Segno – scrivono dalla Provincia che ha redatto la statistica - , che forse qualcosa sta cambiando nella cultura della sicurezza stradale per la quale le istituzioni pubbliche, come la Provincia di Cuneo, stanno lavorando con impegno a partire dalle scuole, come per il progetto “Sicuri per scelta”. “Vorrei rimarcare l’impegno e la partecipazione della Provincia a questo progetto – spiega il presidente Luca Robaldo – che ci vede in prima fila accanto alla Fondazione Crc in questa iniziativa che punta sulla sensibilizzazione e sull’educazione stradale dei giovani verso una sempre più convinta cultura della sicurezza”. I 17 morti registrati nei primi dei mesi del 2024 si sono verificati in larga maggioranza (11) con il coinvolgimento di autoveicoli, in due casi trattori o camion, ma anche moto (2), bicicletta (1) e infine un pedone. I mesi più drammatici sono stati aprile e maggio con 5 morti ciascuno, mentre gennaio (2), febbraio (3) e marzo (2) sono stati meno funesti. Solo a giugno non si sono verificati incidenti mortali. I dati sono stati raccolti ed elaborati su fonti giornalistiche dall’Ufficio Stampa della Provincia che svolge tale servizio dal 1998. Che qualcosa sia cambiato da allora è evidente. In quel 1998 i morti furono 138 e scesero sotto il centinaio soltanto nel 2005). I dati rilevano questo costante calo: 25 morti nel 1999; 122 nel 2000; 115 nel 2001; 116 nel 2002; 116 nel 2003; 105 nel 2004; 83 morti nel 2005; 71 nel 2006; 78 nel 2007; 72 nel 2008; 57 nel 2009; 68 nel 2010; 51 nel 2011; 51 nel 2012; 48 nel 2013; 42 nel 2014; 48 nel 2015; 33 nel 2016; 59 nel 2017; 44 nel 2018; 44 nel 2019; 38 nel 2020; 48 nel 2021. Il cambiamento positivo, seppur lento, sembra tutt’oggi progressivamente in atto. Nell’ultimo decennio la mortalità e quasi sempre scesa che stabilizzandosi sui 45 casi all’anno. nel 2023 eccezionalmente sotto i 30.
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