LA MAPPA
Robaldo, sindaco di Mondovì, con la comandante Chionetti, della Polizia Locale
13/07/2024 - 07:28
di Gianni Scarpace
«Non sono certo un “sindaco sceriffo”, ma basandomi sulle richieste e le sollecitazioni dei cittadini, riteniamo utile agire su due fronti: potenziare il numero di telecamere di sorveglianza con 130 nuovi occhi elettronici, raggiungendo un totale di oltre 300 dispositivi. E poi abbiamo incaricato una ditta privata di sorvegliare alcune zone della città di notte, non per intervenire, ma per indicare alle forze di polizia eventuali criticità ed urgenze in determinate aree». Il sindaco di Mondovì Luca Robaldo decide di intervenire sul tema sicurezza adottando misure che, come lui stesso ha detto, sono state già utilizzate da municipalità di tutti i colori politici. “Mondovì non è il far west”, ha aggiunto, ma “si prosegue con le iniziative volte a fornire maggiore tranquillità sociale, dopo i provvedimenti legati al Daspo urbano e iniziative dell’educativa di strada. Impieghiamo circa 350 mila euro, in parte provenienti dal protocollo sicurezza da parte dello Stato, in parte finanziati dal Comune”.
«Sia chiaro – ha aggiunto di fronte alla comandante della Polizia Locale Domenica Chionetti ed al Luogotenente dei Carabinieri Paolo Cotza - L’ordine e la sicurezza pubblica sono monopolio esclusivo dello stato e delle forze dell’ordine. Il quadro normativo permette l’impiego di personale privato a salvaguardia del patrimonio pubblico e così abbiamo inquadrato questa iniziativa. Può essere espletato anche con l’utilizzo dei più moderni sistemi di sorveglianza tecnologica ed è per questo che da mercoledì 10 luglio le nuove telecamere saranno montate in città». Insomma lo scopo del progetto è aumentare decoro, visibilità e sicurezza: il personale privato è della ditta “All System spa” (presente il procuratore speciale Giovanni Ceretto – Castigliano) che ha già l’incarico di sorvegliare gli edifici pubblici comunali. Saranno, di notte, a bordo di auto riconoscibili e saranno una presenza visibile sul territorio, aggiuntiva e mai sostitutiva a quella delle forze di polizia: per esempio non potranno chiedere documenti alle persone. Lo scopo: dissuasione di condotte illecite e prevenzione di fenomeni che comportano turbative del libero utilizzo negli spazi pubblici. Robaldo ricorda i casi più eclatanti in cui le telecamere di sicurezza hanno fatto il loro dovere: l’individuazione della persona che ha causato un incidente in corso Italia cercando di far perdere poi le proprie tracce, oppure la ripresa della persona che ha danneggiato decine di auto in sosta tra via Malfatti, Gherbiana e via Perotti. Il Daspo, nei giorni scorsi, è stato applicato, invece, all’uomo che ha quasi aggredito un’impiegata comunale allo Sportello Unico con intervento dei carabinieri ed allontanamento dal territorio. Non ultimo, fa parte di questa “strada” intrapresa dall’amministrazione comunale il “protocollo” tra Comune e 30 esercenti di varie nazionalità per l’attivazione di sorveglianza vicina alla zona di piazza Mellano.
VIE E PIAZZE DELLA SORVEGLIANZA PRIVATA
Ecco le aree in cui la sorveglianza della All System si intensificherà, soprattutto nelle ore notturne: via Ortigara, Parco Europa, via della Succursale tra Breo e Ferrone, il Parco di via della Cornice e Villa Nasi. Sono state inserite, poi anche poi aree di passeggio: corso Italia, via Quadrone e centro storico della città, da piazza Ferrero fino a piazza Santa Maria Maggiore.
QUANDO
Il servizio parte venerdì 12 luglio ed il primo test si terrà sabato e domenica. Di sicuro si manterrà fino all’autunno prossimo.
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