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Inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti: 32 avvisi di garanzia. Carabinieri sequestrano cascinale abusivo di Fossano e azienda di Bene Vagienna

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Inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti: 32 avvisi di garanzia. Carabinieri sequestrano cascinale abusivo di Fossano e azienda di Bene Vagienna

Foto fornita dal Comando provinciale dei carabinieri di Cuneo

22/07/2024 - 12:18

Lunedì mattina, nelle province di Cuneo, Bergamo e Savona, i carabinieri della Compagnia di Fossano dopo complesse e articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, hanno dato esecuzione ad decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cuneo, su richiesta della Procura della Repubblica ed hanno notificato l’informazione di garanzia a carico di 32 indagati (29 persone fisiche e 3 persone giuridiche). Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva, nonché dell’illecito afferente la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

LE INDAGINI

Le investigazioni, avviate nel dicembre 2023 hanno consentito di comprovare l’operatività degli indagati (4 italiani e 25  di origine africana), attivi in una collaudata e sistematica attività di gestione rifiuti non autorizzata consistente nella raccolta, trasporto, deposito, selezione, riduzione volumetrica e smistamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (ingenti quantitativi di pneumatici fuori uso, pezzi di ricambio di veicoli, scarti di rifiuti industriali, rifiuti ferrosi, R.A.E.E., ecc.), sviluppata in un cascinale sprovvisto di qualunque autorizzazione ubicato nell’agro di Fossano e nel piazzale di una ditta di spedizioni di Bene Vagienna, creando altresì discariche abusive che causano un deterioramento significativo del suolo e del sottosuolo. 

IL MODUS OPERANDI

Per mezzo di furgoni non iscritti all’Albo Gestori Ambientali effettuavano un’incessante attività di raccolta di pneumatici fuori uso (pfu) e di altro tipo di rifiuti speciali presso gommisti o ditte compiacenti del Cuneese e del Torinese, per poi trasportarli all’interno delle due basi logistiche, stoccarli, selezionarli, trattarli illecitamente e prepararli per la spedizione.

Le persone indagate utilizzavano il metodo del cosiddetto “doppiaggio” (ovvero l’inserimento di pfu più piccoli all’interno di altri di più grandi dimensioni), per depositarne il maggior numero possibile uso all’interno delle aree di lavoro ovvero caricarne il più possibile all’interno dei container. Agivano con ruoli specifici, utilizzando sim card intestate ad altri soggetti per le comunicazioni telefoniche e riscuotendo somme di denaro “non tracciabili” (in contanti ovvero tramite ricarica Postepay) per la concessione in affitto a terze persone di parti dell’area di Fossano.

A BENE VAGIENNA RIFIUTI PLASTICI INTERRATI

Servendosi di escavatori estraevano frequentemente dal terreno del piazzale della ditta di Bene Vagienna rifiuti plastici e/o sintetici in precedenza interrati, verosimilmente al fine di smaltirne illecitamente il contenuto, così cagionando una compromissione significativa e misurabile del suolo e sottosuolo.  sequestrare preventivamente le 2 basi logistiche sopra menzionate e 18 veicoli in uso agli indagati, per un valore complessivo di circa 1, 2 milioni di euro. Si tratta di un accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari, che necessita pertanto della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, ragione in più per sottolineare che gli odierni indagati devono considerarsi innocenti sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna a loro carico.

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