Robaldo: “Basta con gli scoraggiatori militanti”

Il primo cittadino di Mondovì questa volta non è andato con i guanti di velluto. Nella sede dell’Ascom monregalese, in occasione della presentazione del termine dei lavori al “Borgheletto” ha dichiarato che non usa più il social Facebook e che non apprezza affatto quelli che lui definisce gli “scoraggiatori militanti”.

Sindaco Robaldo, ma che le è preso? Chi sono gli scoraggiatori militanti?

La mia è una citazione di Franco Arminio, poeta che per primo ha coniato la definizione di "scoraggiatori militanti", persone che, indipendentemente che si parli di settore pubblico o privato, si sentono sempre all'altezza di dire il proprio pensiero, teso purtroppo a scoraggiare qualsiasi iniziativa.

Che fanno questi scoraggiatori?

Imparai a conoscere questa categoria già prima dell'avvento dei social, nel bar del mio paese, e non riguarda ovviamente solo Mondovì: dalla crisi dell'Ilva di Taranto all'apertura del chioschetto sotto casa gli scoraggiatori sanno interpretare qualsiasi evento ma con negatività.

Che intende fare?

Per fortuna a Mondovì non ne abbiamo molti e questo ci rafforza nell'impegno di ogni giorno a lavorare per rispondere alle richieste di chi ci incoraggia, anche attraverso la critica costruttiva.

Perché ha tirato fuori la questione al Borgheletto?

Perché dalla conclusione di quei lavori abbiamo definito "nuova sensibilità" rispetto al centro storico, ora completamente riqualificato. Il Comune, da Vaschetti a Robaldo, ha investito quasi 7 milioni di euro, ai quali ne vanno aggiunti quasi altrettanti per la sola Funicolare: non è una scommessa ma una precisa volontà, perseguita da amministrazioni di diverso colore politico e non sempre in continuità l'una con l'altra, di 'rimettere al centro il centro'.